GP Bahrain: alla Ferrari serve capire, Hamilton verso quota 100

GP Bahrain: alla Ferrari serve capire, Hamilton verso quota 100© Getty Images

Terzultimo appuntamento del mondiale che va in scena a Sakhir, dove la Ferrari valuterà gli effettivi progressi su un tracciato sfavorevole

25.11.2020 ( Aggiornata il 25.11.2020 11:21 )

L'anno scorso Sakhir servì alla Ferrari per capire di avere in squadra un fenomeno, a Leclerc per rendersi conto di poter stare con i grandi da subito, a Vettel per comprendere che fatica avrebbe dovuto fare nei mesi successivi per tenersi dietro il compagno di squadra. Quest'anno invece il Bahrain servirà per capire (non stiamo prendendo in giro Binotto, giuriamo) quali siano stati i miglioramenti di una SF1000 su una pista che esporrà fino in fondo il peccato originale di questa macchina, la resistenza aerodinamica.

Sakhir banco di prova importante per il Cavallino

Il Gran Premio del Bahrain servirà alla Ferrari più che ad altri, questo è certo. Nelle ultime gare, facciamo da Portimao in poi, il Cavallino ha fatto un passo in avanti nella prestazione e nei risultati, ma su piste sulle quali era più facile mascherare i difetti di un progetto che comunque resta ben lontano dalle prime posizioni. Quello di Manama rispetto a Portimao, Imola ed Istanbul è un tracciato molto diverso, e servirà per valutare quanto complessivamente la vettura sia migliorata con gli interventi introdotti in Portogallo anche su piste più sfavorevoli. Sulla carta la SF1000 faticherà di più, resta da capire quanto. Nei dritti di Sakhir ci sarà da stringere i denti, sperando di non perdere troppo tempo per poi vedere di combinare qualcosa in curva. Alla prova successiva, sempre a Sakhir ma sulla pista breve, ci si penserà, anche perché da una tappa all'altra dovremmo andare incontro ad un cambio di assetto non banale, considerando che nel Bahrain-2 si potrebbero scaricare molto di più le ali. Ma meglio pensare ad una cosa per volta: ora occorre trovare una macchina in grado di difendersi su una pista sfavorevole, sarebbe già un successo.

Il bronzo in palio

Sarebbe un successo anche perché in maniera abbastanza inaspettata, con il colpo di reni in Turchia, il Cavallino è tornato il lizza per la lotta al 3° posto nel Costruttori. Poco se pensiamo al giorno della presentazione della SF1000, moltissimo considerando che piega avesse preso la stagione. La squadra di Maranello non è certamente la favorita per il podio tra i team, perché Racing Point, McLaren e Renault sono forti e ben messe in classifica. Anche se è una sfida che scalda poco il cuore, per le squadre conta moltissimo, perché ci sono in ballo tanti bei milioni in più a seconda del piazzamento e la F1 non è esattamente quell'ambiente in cui si ama fare l'elemosina, soprattutto con i soldi che se non vanno nelle tue tasche finiscono in quelle degli altri.

Le sfide di Sakhir

Soprattutto nel gruppo di mezzo c'è l'aspettativa di vedere una corsa a distacchi contenuti e combattuta. Il Bahrain solitamente ha raccontato questo negli anni scorsi, con tante belle gare. Quello di Sakhir è un tracciato completo, dove serve avere una macchina forte in ogni condizione. Perché al di là dei lunghi rettilinei (quattro in tutto), c'è anche un settore centrale per niente semplice da affrontare. Lì serve direzionalità sul davanti, un buon carico aerodinamico, un'ottima trazione che aiuta anche nelle curve lente nei raccordi tra un rettifilo e l'altro. I tratti da fare in pieno sono abbastanza per portare le squadre ad adottare un assetto da carico aerodinamico medio-basso, lasciando ai piloti qualche difficoltà in più nel guidato. Piloti che dovranno stare attenti anche sul fronte dell'usura delle gomme, perché su una pista mai gentile sulle coperture si unisce una scelta della Pirelli aggressiva: ecco le C2, le C3 e le C4, gomme che dovrebbero garantire più di una sosta. 

Bottas vs Verstappen, mentre Hamilton pensa ai numeri

Poco da dire sulla classifica Piloti, con la lotta per l'argento tra Bottas e Verstappen, mentre Hamilton invece, a titolo vinto, correrà per sé e per i suoi numeri. Alla Mercedes brucia tantissimo la pole mancata in Turchia (sarebbe potuto diventare l'unico team a cogliere tutte le pole in una stagione), ma con Lewis ora l'obbiettivo è farne tre di fila: se ci riuscirà in tutti gli ultimi tre appuntamenti del mondiale, Lewis potrebbe raggiungere quota 100 alla voce pole position già al termine di questa stagione, dal momento che ora è a 97. Sarebbe un modo per festeggiare con una chicca in più un 2020 per lui fantastico.

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