Verstappen e la Red Bull sono imprendibili, mentre la Mercedes si interroga su come provare a reagire. In una giornata in cui fioccano le penalità, applausi a Russell ed Alonso
E' sempre bello quando il vecchio ed il bambino, anziché prendersi per mano, iniziano a sfidarsi in nome di una passione che li accomuna, con un fuoco sacro dentro e condiviso da tutti quelli che hanno scelto di fare questo mestiere. Poche settimane fa era capitato di scrivere di un confronto generazionale intenso e catturante tra Helio Castroneves ed Alex Palou, rispettivamente la vecchia volpe ed il nuovo che avanza nella IndyCar, i quali si erano giocati la 500 Miglia di Indianapolis 2021. Ieri in F1 è andato in scena un altro duello meno importante per la posta in palio ma comunque emozionante come quello tra Fernando Alonso e George Russell. I due si stimano, si sono recentemente scambiati i caschi ed in gara se le sono date, per un duello al limite ma corretto. Russell era affranto per aver mancato nuovamente i punti con la Williams, ma al tempo stesso era felice per essersi ritrovato in una battaglia prolungata praticamente per la prima volta. Il duello lo ha vinto Alonso, che si è detto sinceramente dispiaciuto per aver tolto quella che sarebbe stata una grandissima soddisfazione al ragazzo classe 1998 che sogna la Mercedes. Tra i due ci sono 17 anni di differenza, ma hanno corso entrambi con il carisma dei grandi, con attacchi e difese da campioni. E' stato entusiasmante vedere due piloti dotati di quel talento a lungo impegnati in un duello di fino, come due fiorettisti eleganti a cercare l'affondo decisivo. Bravi a tutti e due.
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