Autosprint

Brenda Vernor, la custode dei segreti di Enzo Ferrari

Sul numero di Autosprint in edicola, intervista molto speciale alla segretaria particolare del Drake nei ruggenti anni '70 e '80. Ve ne proponiamo un estratto, il resto lo trovarte in edicola

Brenda Vernor, la custode dei segreti di Enzo Ferrari

Mario DonniniMario Donnini

11 ago 2021 (Aggiornato il 19 ago 2021 alle 11:55)

Brenda Vernor, una Signora e pure una Leggenda, anzi, è una Signora Leggenda. Unione di ruoli, sensibilità e casi della vita.

Britannica d’origine e aplomb ma ormai anche tanto italiana, orgogliosa cittadina di Maranello, segretaria particolare di Enzo Ferrari, donna del grande Mike Parkes, il pilota ingegnere secondo al Gp d’Italia 1966 con la Rossa a scortare Scarfiotti, nonché mamma ideale e adottiva di gran parte dei piloti approdati a Maranello da fine Anni ’70 e per tutti gli anni ’80.

Lei, ormai, è custode della memoria, discreta e preziosa testimone ricca di stile e humour, il tutto permeato da valori forti, caldi, importanti.

Niente arsenico e vecchi merletti, ma solo passione, culto dei rapporti umani, piacere di dividere momenti di vita con personaggi che hanno fatto la storia delle corse e della sua stessa vita. E tanto cuore.

Il cuore che la avvicinò a Mike Parkes, il cuore che non ha mai smesso di battere per la Ferrari, il cuore che l’ha tenuta e la tiene per decenni lontana dalla natìa Inghilterra, perché l’Italia gli ha sempre offerto tanto e lei l’ha preso a piene mani. Impegnandosi giorno e notte, diventando un punto di riferimento per la Ferrari del Drake, prendendo tutto sul serio senza mai prendersi troppo sul serio.

Così questa non è mica un’intervista ma una mattinata passata nel salotto di Brenda, vissuta come amica e personaggio affascinante. A chiacchierare, a udire i suoi racconti, ad annotare esperienze uni- che e aneddoti che valgono come tesori di vita, perché giocosi e allo stesso tempo rivelatori.

Brenda, comincio dal futuro. Quando la pandemia sarà finita, quale sarà la prima cosa che vorrai tornare a fare? "Tornare a Pebble Beach, in California, a gustarmi il concorso per eleganza per auto che in ogni edizione vede confrontarsi gli stili di macchine meravigliose. Da tantissimi anni sono una presenza fissa e voglio assolutamente riprendere questa bella consuetudine per ritrovare i vecchi amici, tra questi Derek Bell".

Quale ritieni la Ferrari più bella di tutte?

"La 275 Gtb4. Una volta ne aveva una il mio Mike Parkes ed è arrivato guidandola, lasciandomi di stucco, ammirata. Sai, era un tester sopraffino, lui, un grande collaudatore. Una macchina come questa la guidava con le ginocchia, mentre con le mani prendeva appunti".

In edicola l'intervista completa, disponibile anche qui in edizione digitale.

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