GP Qatar: i 5 punti del fine settimana

GP Qatar: i 5 punti del fine settimana© Getty Images

La Red Bull tra pista e commissari vive un fine settimana complicato e non ha armi per fermare la cavalcata solitaria di Hamilton, che ricuce ancora il distacco in classifica; applausi per Alonso e l'Alpine mentre la Ferrari soffre ma guadagna ancora sulla McLaren nella cornice del Qatar

22.11.2021 ( Aggiornata il 22.11.2021 11:20 )

Mattoncini rossi

Alla fin fine, si tratta di un altro mattoncino. Rosso, ovviamente. Un mattoncino in più per costruire quella palazzina che rappresenta l'obiettivo stagionale di questa Ferrari, il 3° posto nella classifica Costruttori. Pur con tutte le difficoltà del caso il Cavallino è uscito dal Qatar addirittura con un margine rafforzato sulla McLaren e con una gara in meno: parziale di 10-2 nei confronti del team di Woking, vantaggio di 39,5 punti con soli due GP ancora da correre. Con tutti gli scongiuri del caso, come ha detto Binotto, si può parlare di duello non ancora archiviato ma ormai ai titoli di coda, anche se il manuale del buon ferrarista spiega bene che non è finita fino a quando non è finita. La tendenza, comunque, è quella di una McLaren ormai incapace di tenere testa al duo Ferrari: vero che Norris è stato sfortunato con la foratura, ma le prestazioni della MCL35M sono in netto calo e Lando da solo non può fronteggiare una coppia di piloti che si sta esprimendo molto meglio. Ricciardo infatti è nuovamente scomparso e non va a punti da tre gare, proprio le tre che sono coincise con il crollo verticale del team di Woking. Per la Rossa però c'è poco da esultare, anche se come detto l'obiettivo stagionale si fa sempre più vicino. Essersi beccati più di 20” dalla prima Alpine è troppo, e tutto sommato pure l'Aston Martin, nel complesso, è stata superiore: Stroll ha chiuso 6° e Vettel 10° ma solo perché si è ritrovato 18° dopo la prima curva, altrimenti sarebbe stato pure lui un altro cliente scomodo. E questo senza dimenticare il suicidio dell'AlphaTauri, che ha cannato completamente la gestione delle gomme con entrambe le vetture. Che non fosse la miglior pista per la SF21 lo si poteva ipotizzare, anche se le prestazioni di Silverstone, un tracciato con qualche affinità tecnica con quello del Qatar, avrebbero potuto far pensare a qualcosa di meglio. Le preoccupazioni del team di Maranello erano soprattutto legate alla tenuta dei pneumatici, da qui una gara con il freno a mano tirato per assicurarsi di arrivare in fondo con appena una sosta che altrimenti, nel caso della Ferrari, sarebbe stata impossibile forzando di più nel primo stint. Non sono questi i risultati che la Ferrari vuole, soprattutto dopo una gara in cui si è rischiato un nuovo doppiaggio (che forse sarebbe arrivato senza la virtual safety car finale), eppure a Maranello serve accettare la realtà: è stato un fine settimana complicato, con un assetto difficile da trovare dopo le prove del venerdì ed una macchina eliminata in Q2 causa danni al telaio (e bravi i meccanici ad aver risolto tutto in tempo per la gara), anteprima di un GP difficile dal punto di vista della gestione della gomma. Aver fatto 10 punti in queste condizioni non è neanche una cattiva notizia, relativamente parlando; ma la notizia migliore, indubbiamente, è che mancano solamente due gare alla fine di questa stagione.

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