GP Arabia Saudita: i 5 punti del fine settimana

GP Arabia Saudita: i 5 punti del fine settimana© Getty Images

Si parlerà a lungo del fine settimana di Jeddah, indipendentemente dall'esito di un campionato che si deciderà tutto ad Abu Dhabi. Nella lotta feroce tra Hamilton e Verstappen spicca la gestione negativa di Michael Masi, mentre la regia si perde il duello interno in casa Ferrari

06.12.2021 ( Aggiornata il 06.12.2021 11:41 )

Why always me?

“Why always me?”. “Perché sempre io?”. Chi si ricorda la citazione, fa presto a ritornare a quell'immagine di Mario Balotelli che, dopo un gol con il Manchester City, si alzò la maglia della squadra per far vedere quella che indossava sotto proprio con quella scritta. Era un modo, da parte dell'attaccante azzurro, di respingere al mittente le critiche da bad boy e di chiedere perché ce l'avessero tanto con lui per ogni cosa che facesse. Passare da vittima dopo una balotellata? A seconda dei punti di vista, può starci. E può starci anche che Max Verstappen, dopo una corsa in cui ne abbiamo viste di cotte e di crude, venga a chiedersi perché tutte le penalità del giorno siano state assegnate a lui. “Penalizzano sempre me”, ha tuonato a fine gara, chiedendosi il motivo per cui, contrariamente al Brasile, in Arabia Saudita sia stato penalizzato per il dritto alla prima curva. In un momento di maggior lucidità, forse noterà le differenze: in Brasile lui ed Hamilton sono semplicemente andati lunghi, a Jeddah la prima curva l'hanno tagliata di netto. Poi, certo, si può discutere pure sulla condotta di Lewis, tra un non sorpasso volutamente risparmiato e l'accompagnatura, sempre da parte dell'inglese, verso l'esterno quando Max la posizione gliela ha resituita davvero, al giro numero 44. Ma intanto, Verstappen deve incassare una sconfitta che ha lanciato in orbita il rivale, vittorioso in tutte e tre le ultime gare; e non è una sorpresa, considerando la Mercedes da Intergalos in poi. Ieri Max è stato falloso, ma non per questo meno fuoriclasse quando è stato il momento di esserlo: quella staccata alla terza ripartenza è stata da maestro, ed anche quella precedente, quando ha provato a passare Lewis all'esterno, è stata da applausi per come ha tenuto la macchina, pur andando leggermente fuori le linee bianche. E soprattutto, era stato da applausi quel giro del sabato prima di finire a toccare il muro di curva 27: stava facendo un capolavoro Max, con un giro di quelli che restano nella memoria. Certo, poi il giro va finito, ma intanto l'olandese era stato capace di dare un segnale strepitoso, riuscendo a trovare chissà dove quei decimi che lo stavano mandando in paradiso. Ecco, questo serve ad Abu Dhabi: tenere duro, tenere giù il piede, provare ad essere il più veloce sempre e comunque. Evitando magari di andare sopra le righe.

La versione di Max: "Lewis non ha voluto passarmi e ci siamo toccati"


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi