Honda, clamoroso dietrofront: Marko conferma la produzione di PU fino al 2025

Honda, clamoroso dietrofront: Marko conferma la produzione di PU fino al 2025© Getty Images

Helmut Marko ha confermato la decisione della Honda di continuare a produrre in Giappone le power unit per la F1 fino a tutto il 2025, e se così fosse questo si tradurrebbe in un duplice vantaggio per la Red Bull: i bibitari avrebbero meno lavoro da fare sui propulsori e potrebbero presentarsi come nuovi motoristi in vista della rivoluzione del 2026

31.01.2022 ( Aggiornata il 31.01.2022 17:10 )

Addio Honda? Sì, anzi no. Il dietrofront è al limite del clamoroso, con i nipponici che sembrano intenzionati a restare in F1 fino al 2025, ultimo anno prima delle rivoluzione motoristica. La conferma della volontà della casa del Sol Levante è arrivata nei giorni scorsi direttamente dall'eminenza grigia della Red Bull, Helmut Marko, che ha parlato alla rivista Autoreview.

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Il piano iniziale

La Red Bull, come è noto, si era preparata all'addio della Honda sviluppando a Milton Keynes il Red Bull Powertrains, la struttura dove i bibitari avrebbero gestito le unità lasciate in eredità dalla casa giapponese. Il piano originario per il team diretto da Horner era di ricevere le power unit complete per il 2022 (che avranno carburanti differenti, passando dagli E5 agli E10), stagione in cui il supporto della Honda in pista sarebbe stato comunque notevole, prima di lasciare l'intera gestione nelle mani della Red Bull per il triennio successivo.

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Helmut conferma il ripensamento Honda

Adesso invece la situazione è cambiata, come ha spiegato Marko: "Rispetto a quella originaria, abbiamo trovato una soluzione completamente diversa. Le Pu saranno prodotte in Giappone fino al 2025, noi non le toccheremo affatto. I diritti, la proprietà intellettuale ed il resto rimarrà tutto nelle mani della Honda. Per noi è importante per il 2026, perché ci renderà dei nuovi motoristi a tutti gli effetti. In questi anni a noi spetteranno solo regolazioni e piccoli perfezionamenti".

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E adesso?

Questo che significa? Significa che il Red Bull Powertrains avrà meno impegno del previsto, con Honda che si farà carico di gran parte del lavoro che invece avrebbe dovuto essere trasferito a Milton Keynes. Questo lascerà alla scuderia di proprietà di Dieter Mateschitz tutto il tempo per affinare ulteriormente la nuova struttura, rendendo il team ad anima austriaca un nuovo motorista a tutti gli effetti in vista del 2026: questo potrebbe comportare alcuni dei vantaggi che la F1 sta pensando di offrire ai nuovi costruttori che vogliono entrare nel Circus. Uno su tutti, Porsche: il marchio tedesco è in fase avanzata nelle trattative con la Red Bull, che metterebbe a disposizione il suo Red Bull Powertrains in cambio di una fornitura in esclusiva proprio a partire dal 2026, quando arriveranno i nuovi motori. Il futuro a Milton Keynes si sta già delineando.

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