Elliott, Mercedes: "Preferivo le macchine 2021, attenzione al fondo sulle 2022"

Con la W13 che procede il percorso verso la presentazione e lo shakedown a Silverstone, in Mercedes è Mike Elliott, direttore tecnico subentrato al ruolo ricoperto fino allo scorso anno da James Allison (che pronostica alcuni team in grave sofferenza), a orientare sulle novità del progetto.

"Suggerisce" dove concentrare l'attenzione, per capire come andranno a differenziarsi le monoposto destinate a essere molto molto simili tra loro a un primo sguardo. Cambia tutto rispetto al passato, per centrare obiettivi di ridotta perdita di carico aerodinamico quando le monoposto si trovano a correre in aria turbolenta. 

Occhi puntati alle interpretazioni che i reparti tecnici avranno dato del fondo, per provare a ottenere la gestione dei flussi più efficace in chiave prestazionale e di bilanciamento del carico tra gli assi. 

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Semplificazione e dettaglio

"Le macchine saranno molto diverse dallo scorso anno, quella complessità alla quale eravamo abituati nella zona dei bargeboard è scomparsa. 

Le differenze tra le monoposto saranno più sulle forme in superficie e, di conseguenza, penso che tutte le macchine di quest'anno avranno un aspetto piuttosto simile tra loro. Avranno forme simili, le differenze saranno impercettibili cambiamenti nelle forme dell'aerodinamica e delle superfici, specialmente nella zona sotto la monoposto. 

Probabilmente sarà il modo in cui lavora il fondo e il tipo di profilo del bordo d'attacco l'aspetto più visibile; le forme e la curvatura del fondo faranno una grande differenza e condizioneranno in modo assoluto il modo in cui lavora la macchina", spiega Elliott.

Prestazioni simili

Radicalmente diverse per provare a creare maggiori opportunità di confronto in pista tra i piloti, superare un limite tecnico che ha relegato le gare con battaglie serrate e prolungate a un'eccezione. Simili, anticipa il direttore tecnico Mercedes, resteranno nelle prestazioni: "Le prestazioni complessive non saranno probabilmente molto diverse dalle vecchie macchine; saranno macchine un po' più pesanti, le power unit con benzina E10 darà prestazioni leggermente diverse, poi il modo in cui lavorerà l'aerodinamica e l'assetto che deriverà, saranno pure diversi.

Sospetto che le prestazioni saranno relativamente simili a quelle dello scorso anno". Non nasconde una preferenza per il passato, Elliott, "da aerodinamico, da tecnico con una formazione aerodinamica, le vecchie monoposto mi piacevano e non ho ancora fatto l'abitudine a queste nuove, sono semplicemente diverse".

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Poi, la difficoltà nel bilanciare lo scorso anno le risorse tra sviluppo della macchina 2021 e nuovo progetto. Con l'entrata in vigore delle nuove regole sportive, tecniche e finanziarie, a essere profondamente impattato è stato anche il lavoro in galleria del vento. Il numero di sessioni possibili ha subìto l'introduzione di uno schema a scalare, che per i primi quattro team nel mondiale Costruttori prevede una riduzione percentuale del tempo utile (sessioni, mole di dati simulabili) spendibile in galleria, al contempo offrendo un incremento ai team classificati dalla sesta posizione alla decima.

"Per noi la grande sfida è stata quella di avere un minor numero di sessioni in galleria del vento da poter utilizzare. È stato sfidante provare a capire quanto avremmo dovuto dedicare alla macchina dello scorso anno rispetto alla nuova. 

Abbiamo avviato la progettazione partendo dal cambio, considerando che sarà un componente congelato per un certo periodo dovevamo progettarlo correttamente".

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