McLaren, produzione snella e aggiornamenti già in Bahrain

McLaren, produzione snella e aggiornamenti già in Bahrain© McLaren via Twitter

Il percorso di sviluppo della MCL36, tra nuovo regolamento e budget cap ancor più ristretto, fa sì che il reparto Produzione a Woking stia operando diversamente dal solito: meno parti di ricambio prodotte e un processo volutamente "in ritardo" per lasciar spazio agli ultimi sviluppi

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Fabiano Polimeni

02.02.2022 ( Aggiornata il 02.02.2022 15:11 )

Uno dei problemi che i team hanno dovuto fronteggiare lo scorso anno, specialmente nei periodi della stagione con tre gare in strettissima sequenza, è stato l'adeguamento della produzione. La garanzia di avere componenti sufficienti a far girare le monoposto, in un anno di primi risvolti del budget cap, ha portato un equilibrio nuovo da trovare.

Il 2022, per i reparti produzione delle squadre, si preannuncia sotto il profilo delle risorse da impegnare ancor più difficile. C'è poi una tendenza che evidentemente non sarà esclusiva di McLaren, a rivelare come i processi produttivi di determinati componenti verranno portati il più possibile a ridosso della gara inaugurale in Bahrain. Il motivo? È fondamentale, con il nuovo corso regolamentare, poter sviluppare la monoposto fino all'ultimo istante prima di andare in pista. Uno sviluppo che, è evidente, marcia in parallelo ai tempi della produzione dei componenti sui quali la ricerca viene condotta.

Complessità simile ma pressione diversa

A spiegare l'approccio McLaren sul progetto MCL36 (qui trovi il calendario delle presentazioni) è Pierre Thynne, direttore delle operazioni a Woking. "Il prodotto è di una complessità simile al passato, però è tutto nuovo. Ci sono pochissimi pezzi derivati dalla macchina 2021. La MCL36 è tutta nuova e questo genera una pressione importante sulle risorse che abbiamo a disposizione, così come mette pressione sulla nostra catena di approvvigionamento", spiega.

Fare le cose diversamente

Mesi invernali che sono di piena attività per i reparti produzione, a cominciare dalla realizzazione dei componenti necessari a produrre il primo telaio, sottoporlo ai crash test, poi mandare in produzione i pezzi perché la prima monoposto sia pronta per i test invernali. "Costruire la MCL36 sulla base dei nuovi regolamenti è un peso importante, però si è trattato soprattutto del cambiamento culturale necessario nel fare determinate cose in un modo diverso",  introduce Thynne.

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Red Bull ci ha spesso abituati - a dire il vero non negli ultimissimi anni - ad arrivare "lunga" con la nuova macchina, per sfruttare "l'ultimo minuto" al tavolo da disegno. Thynne spiega come sia cambiato l'approccio in McLaren: "Siamo ben lieti di arrivare il più tardi possibie e scarsi sulle scorte, così da garantirci la possibilità di introdurre aggiornamenti in tempo per la prima gara.

Stiamo rendendo la produzione la più essenziale possibile". Il budget cap a 140 milioni di dollari nel 2022 fa sì che, nel bilancio complessivo della produzione, sia preferibile lasciare del margine dedicato a sviluppi che si attende saranno ad altissimo tasso di crescita al primo anno del nuovo corso regolamentare.

Nel dubbio, un pezzo in meno

"Stiamo producendo meno pezzi di ricambio ed è un cambiamento culturale, però ci darà maggiore flessibilità per valutare degli aggiornamenti. È un equilibrio difficile da realizzare, avremo meno parti di ricambio per la MCL36 rispetto alla MCL35M, così da lasciarci spazio di manovra nel budget per introdurre prestazione", prosegue il direttore delle operazioni.

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"Non accadrà mai di essere a corto di pezzi per far girare le macchine, saremo sempre protetti su questo fronte, però dove in passato realizzavamo tra 5 e 6 pezzi, ridurremo a 5. Dove prima erano 4 o 5, oggi saranno 4.

Dove prevedevamo molteplici opzioni di regolazione di un pezzo da montare, stiamo valutando di razionalizzare il modo in cui le scelte vengono fatte. Collaboriamo con gli ingegneri di pista per assicurarci di offrire loro le scelte che andranno a utilizzare anziché opzioni che potrebbero voler utilizzare: ogni penny conta e dobbiamo far sì che venga speso in modo saggio".


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