Rossi e gli obiettivi Alpine: "Quinti è il minimo, tanti aggiornamenti all'inizio"

Alpine, eccoci. Il 2022 è stato a lungo - prima ancora che il team cambiasse denominazione - indicato quale l'anno buono da cogliere per riagganciare i top team. Anni di lavoro nel riorganizzare le attività a Enstone, campagne di rafforzamento tecnico curate da Budkowski. 

Alpine ha un volto sostanzialmente diverso nella sua struttura organizzativa, voluto da Laurent Rossi. È il volto che dovrà portare i risultati, con attese che  per forza di cose devono essere superiori al risultato maturato nel 2021. Perché già la vittoria e risultati solidi sono arrivati lo scorso anno, perché, appunto, è il 2022 e la squadra deve dimostrare d'aver colto l'opportunità offerta dai nuovi regolamenti (leggi Alonso e l'attesa su questo corso tecnico).

Un anno di lavoro aspettando il 2022

"Siamo arrivati in Formula 1 nel 2021 con una missione: poggiare le basi per quest'anno, con un enorme cambio regolamentare e un potenziale grandissimo a disposizione di squadre di media grandezza come la nostra.

Abbiamo imparato molte cose, quel che ha funzionato, cosa no, dove avevamo bisogno di migliorare e cosa ci serviva per consolidarci", spiega l'a.d. Rossi.

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"Sul fronte tecnico abbiamo rinforzato la già solida squadra con Matt Harman promosso direttore tecnico e Pat Fry responsabile dell'area tecnica. Questo ci offrirà un approccio semplificato che ci renderà più agili poiché gli sviluppi arriveranno rapidamente nella prima parte della stagione. Il tasso di crescita dovrebbe essere aiutato da una struttura ugualmente snella a Viry ,con l'arrivo di Bruno Famin".

Confermarsi quinti è il minimo

Dal gruppetto di squadre dietro i due top team dello scorso anno dovrà emergere, Alpine. Per puntare a quale risultato? Si parte dal quinti posto nel Costruttori, da exploit da incorniciare di Alonso e Ocon. Fissa l'obiettivo minimo da raggiungere, Rossi: "Abbiamo molteplici ambizioni, il quinto posto è il minimo risultato che dobbiamo prefissarci dopo le prestazioni dell'anno scorso. 

Finora abbiamo centrato gli obiettivi e siamo felici dei progressi che stiamo dimostrando. Però dobbiamo essere realistici, quest'anno, con tutte le carte che sono state lanciate per aria. 

Non sappiamo dove andremo a essere finché non scenderemo in pista. A ogni modo, ciò che dobbiamo tenere sempre ben presente è che non conta da dove partiamo ma conta dove finiremo. Dobbiamo continuare a dimostrare miglioramenti, puntare livelli di eccellenza nelle operazioni e progressi nell'arco di tutta la stagione".

Integrazione aero-PU

Progressi che passeranno dalle scelte tecniche e dalla capacità di sviluppo che dimostrerà d'avere la struttura di Enstone. Pat Fry è il nuovo dominus dell'area tecnica nel suo insieme. A Viry si è lavorato a una power unit completamente nuova, con turbo e compressore separati, l'ottimizzazione delle masse radianti installate sull'airscope. 

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"L'area chiave per ogni squadra, quest'anno, sarà ottenere il massimo dal fondo, che dovrà lavorare molto vicino al terreno e, al tempo stesso, avere il flusso d'aria più pulito possibile verso il retro della monoposto", anticipa Fry. "A Viry si è lavorato tantissimo per realizzare una power unit completamente nuova, prima che la specifica venga omologata fino al termine del 2025.

La stretta collaborazione nell'installazione della power unit ci ha permesso una libertà supplementare nel dare le forme al resto della monoposto ed esplorare meglio gli ultimi regolamenti tecnici". 

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