Test Barcellona, Norris: "Primo senza volerlo"

Test Barcellona, Norris: "Primo senza volerlo"© Federico Basile - FB PhotoImages

McLaren ha chiuso la prima giornata di test con il miglior tempo e il "contagiri" poco sopra quota 100. Norris parla delle sensazioni avute in macchina, del lavoro svolto e l'utilità per i tecnici in fabbrica

Fabiano Polimeni

24.02.2022 ( Aggiornata il 24.02.2022 09:37 )

Non contano nulla i tempi. Tutti a scandire una verità ovvia, quando la prima sessione di test invernali porta in pista, a Barcellona, monoposto da Anno 0 di una nuova era tecnica.

Non contano nulla i tempi ma, inevitabilmente, trovarsi là davanti a tutti offre una visibilità dalla quale non si può sfuggire. McLaren inizia bene il programma della tre giorni, lavoro trascorso tra raccolta dati dai rastrelli, verifiche dei flussi e, successivamente alle prime valutazioni del mattino, i primi interventi sull'assetto.

Visibilità non cercata

Lando Norris ha completato 101 giri mercoledì, ritrovandosi a essere il più rapido. Un tempo ottenuto sul finire di giornata, con mescola C4, dopo che al mattino era risultato  comunque tra i tre più rapidi prima della pausa pranzo.

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"Non volevo essere in prima posizione; avrei preferito essere ultimo. Adesso le aspettative sono così elevate; penso che abbiamo condotto un programma di giornata leggermente diverso da altri. Vedremo nei prossimi giorni come andrà, probabilmente andranno molto più veloci di quanto non abbia fatto io", analizza Norris.

Indizi e sviluppo

Una McLaren MCL36 che, vista da bordo pista, ha convinto in particolare nella rapidità con la quale affrontava il cambio di direzione in curva 1-2. Sono le primissime indicazioni, inevitabilmente condizionate da troppe variabili per essere certezze. Tanto più considerato il fatto che a Woking si lavora per sviluppare la MCL36 e presentarsi in Bahrain già con un primo pacchetto di aggiornamenti.

"È stata una buona giornata, abbiamo appreso molte cose e io pure. È stata la prima occasione in cui mettere a confronto la macchina che abbiamo avuto in galleria del vento per realizzare quella che abbiamo oggi, è stata la prima volta in cui poter girare. Abbiamo messo a confronto le due e restituito informazioni a Woking per procedere con lo sviluppo e compiere progressi. 

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Buona giornata, avrei voluto fare ancor più giri ma ci sono stati qua e là dei problemini; non è andata male, è stato divertente tornare in macchina e non vedo l'ora di tornare in pista venerdì".

'21-'22 simili e tanti progressi da fare

Dalla prospettiva del pilota, valutare quanto le macchine 2022 siano diverse dallo scorso anno è un esercizio relativo: "Onestamente non è una macchina completamente diversa da guidare... la gente si aspetta grandi differenze, di certo ci sono alcuni aspetti importanti, altri meno, certi più ovvi di altri.

Queste macchine non sono 20" più veloci o più lente, sono simili per velocità, appena un po' meno delle precedenti perché siamo all'inizio dello sviluppo però è sempre una Formula 1. È il feeling che hai, quello in frenata, in accelerazione, al volante che è diverso dall'anno scorso, non è diverso però in un modo che ha sorpreso.

Ce l'aspettavamo. Tutte cose positive".


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