Temi caldi
Il team principal della Red Bull ha spiegato per quale motivo la sua squadra ha preferito impedire l'aumento delle sprint race, accettandone tre solo per il bene dello sport
9 mar 2022
La F1 2022 sembrava in un primo momento dover prevedere ben sei fine settimana con la gara sprint al sabato, invece alla fine si è ripiegato su tre, lo stesso numero fissato nel calendario 2021. Christian Horner, team principal della Red Bull, ne ha spiegato il motivo.
Intervistato nel corso della trasmissione BBC Breakfast, Horner ha ammesso che la Red Bull ha dato l'ok per le tre mini gare solo ed esclusivamente nell'interesse dello sport, perché secondo la scuderia austriaca avere una sprint race non è conveniente: "Da un punto di vista finanziario non ha senso nessun tipo di gara sprint. Nell'interesse dello sport però abbiamo deciso di accettarne tre, anche se non ci è stato concesso di rivedere i costi in linea con la situazione di oggi. Quando è stato fissato il tetto massimo alle spese lo si è fatto perché eravamo in piena pandemia, nel mezzo della crisi scatenata dal coronavirus, che però è diventata quasi irrilevante rispetto a quello che sta accadendo nel mondo adesso. Ecco perché abbiamo preferito limitare il numero di gare sprint a tre".
LEGGI ANCHE - F1 2022, i segreti dietro ai nomi delle monoposto
Andando più nello specifico, la Red Bull ha preferito non aumentare il numero di Sprint Qualifying sostanzialmente perché non ne valeva la pena. I soldi extra budget concessi per un fine settimana in cui è prevista la gara del sabato non sono sufficienti a coprire eventuali grossi danni che possono accadere nel corso di un mini GP, da qui la volontà di Red Bull di votare contro l'aumento delle sprint race in calendario.
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Loading
Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.
Abbonati a partire da € 21,90