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Schumacher, il circuito di Jeddah dovrà cambiare

L'incidente in qualifica ha evidenziato una criticità nel disegno del cordolo, in una tracciatura complessivamente ad altissimo rischio incidente

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

29 mar 2022

Jeddah, così, non va. Il week end del GP d'Arabia è corso via tra temi extra-sportivi al venerdì, con l'attacco all'impianto petrolifero vicino al circuito, per proseguire in qualifica con il botto violento di Mick Schumacher. 

Medie sul giro elevatissime tra muretti vicinissimi. Il tema sicurezza dell'impianto cittadino esiste e ne abbiamo scritto varie volte.

L'errore di guida e l'incidente innescato dal cordolo

Mick Schumacher se l'è cavata con una fortissima decelerazione e non un graffio, per fortuna, merito dei progressi compiuti dalle attuali monoposto. Ha parlato dell'incidente, di quel che non va su curva 12, di quali siano le criticità di queste monoposto a effetto suolo.

Ricostruisce l'incidente, Schumacher, domenica scorsa spettatore del GP: "Su curva 9 sembra che sia scivolata un po' la macchina e ha condizionato la temperatura della gomma ma anche il posizionamento della macchina sulla curva successiva. Poi, andando verso il cordolo mi sono trovato 20-30 centimetri più largo di traiettoria di quanto non volessi e questo ha portato a saltare con la posteriore destra sul cordolo", le parole riportate da Pitpass. 

F1 2022 critiche alle variazioni di altezza da terra

Il cameracar ha rappresentato bene il leggero ritardo di linea creato su curva 9, poi avviene la perdita del retrotreno. Altri, sul medesimo passaggio - vedi Alonso - sono riusciti a correggere la perdita d'aderenza al retrotreno, evitando l'incidente. C'è un tema tecnico alla base della diminuzione di carico al passaggio su quel cordolo. Nei minuti di sospensione della qualifica, Adrian Newey spiegava a Verstappen come il passaggio sul cordolo avesse condizionato lo sviluppo del carico aerodinamico dal fondo. 

Mick, sugli assetti ottimali di queste 2022, ha proseguito: "La macchina ha spanciato, perché queste macchine viaggiano molto basse.

Il cordolo lì è alto e abbiamo perso contatto con l'asfalto e ha comportato che non ci fosse nulla a impedire il testacoda.

Ho visto altri piloti e squadre avere problemi simili, con la differenza che sono riusciti a recuperare la macchina".

Mick chiede modifiche al punto dell'incidente

Resterà ancora per diversi anni, almeno fino al 2025, il circuito di Jeddah in calendario, prima che la Formula 1 e il GP dell'Arabia Saudita si trasferiscano sul nuovo impianto in fase di realizzazione. Ancora tre edizioni da affrontare con i correttivi necessari, invocati dai piloti. Temi sportivi, al di là dei vicende geopolitiche e di guerra entrate nel week end di Jeddah con l'episodio del venerdì. 

"Ci sono ancora delle cose che serve rivedere, specialmente in quella curva. Il modo in cui il cordolo si raccorda alla pista ha colto di sorpresa diversi piloti, non solo in Formula 1. Si tratta di una cosa che dovremo esaminare", ha sottolineato Schumacher.

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