L'inglese soddifatto a metà: contento dei miglioramenti, non tanto del risultato finale
Hamilton ha chiuso al quarto posto il GP d’Australia. Un risultato buono in valore assoluto, se si pensa solo a come era finita a Jeddah, ma che lascia con tanto amaro in bocca l’inglese guardando la gara più nel dettaglio.
La W13 si è presentata a Melbourne nella stessa configurazione delle prime gare, ma si è adatta meglio all’Albert Park e ha permesso ad Hamilton di giocarsi a lungo il podio contro Perez.
Le cose, però, sono cambiate all’improvviso al giro 24. L’uscita di pista di Vettel ha reso necessario l’intervento della SC, dando a Russell l’occasione di fare un pit stop rapido e tornare in pista davanti al compagno di squadra.
Hamilton, così, si è trovato in una “brutta posizione”, come ha anche detto via radio: quarto e senza l’opportunità di attaccare Russell.
“Non potevo fare di più perché la macchina si surriscaldava - ha raccontato a Sky - quindi ho dovuto rallentare e accontentarmi. Non abbiamo fatto passi avanti significativi perché la macchina era la stessa delle ultime due gare, ma è un grande risultato per noi. Considerano che non ci sono stati aggiornamenti abbiamo imparato tanto oggi. Grazie ai dati raccolti speriamo di poter migliorare nella prossima gara”.
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