Temi caldi
Dopo il GP dell’Australia, il tedesco ha confessato di non aver dato ancora un nome alla sua AMR22, ecco perché
14 apr 2022 (Aggiornato alle 19:31)
Vettel non ha ancora dato un nome alla sua AMR22. La simpatica tradizione seguita da Vettel a ogni inizio stagione, dal suo esordio in F1, rischia di interrompersi e il tedesco ha spiegato il motivo alla fine del suo sfortunato GP d’Australia.
A partire dal 2008, il quattro volte campione del mondo ha sempre voluto battezzare le sue monoposto, con un nome da donna che evocasse il carattere dell’auto. Una consuetudine a metà tra la scaramanzia e il voler instaurare un rapporto diretto, fisico, quasi fosse un cavaliere con il proprio destriero. Insomma, una forma di rispetto altissima per il proprio “ferro”.
Se la AMR21 era la Bondgirl “Honey Rider” in onore alla tradizione che lega James Bond, l’agente 007, all’Aston Martin, tra Vettel e la AMR22 la scintilla non è ancora scoccata perché pesa l’inizio in stagione tutto in salita della squadra britannica. In poche parole, la monoposto 2022 è troppo lenta!
“Aspetterò quando saremo più veloci per darle un nome - ha detto a Melbourne - Questa volta ci vorrà un po’ più di tempo del solito”.
L’importante è non aspettare troppo.
2008 - Julie (Toro Rosso STR3)
2009 - Kate/Kate's dirty sister (Red Bull RB5)
2010 - Luscious Liz/Randy Mandy (Red Bull RB6)
2011 - Kinky Kile (Red Bull RB7)
2012 - Abbey (Red Bull RB8)
2013 - Hungry Heidi (Red Bull RB9)
2014 - Suzie (Red Bull RB10)
2015 - Eva (Ferrari SF15-T)
2016 - Margherita (Ferrari SF16 H)
2017 - Gina (Ferrari SF 70H)
2018 - Loria (Ferrari SF71 H)
2019 - Lina (Ferrari SF90)
2020 - Lucilla (Ferrari SF1000)
2021 - Honey Rider (Aston Martin AMR21)
2022 - ?
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Loading
Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.
Abbonati a partire da € 21,90