Ferrari verso l'Azerbaijan: ERS dedicato tutto al rettilineo

Ferrari verso l'Azerbaijan: ERS dedicato tutto al rettilineo© Ferrari

L'erogazione della potenza elettrica è tra le sfide centrali a Baku, tra strategie di recupero e uno sviluppo destinato in larga parte al rettilineo conclusivo

08.06.2022 16:42

L'accento finisce inevitabilmente sul dettaglio più in vista della tracciatura di Baku: i 2,2 km di dritto che portano sul traguardo. Intorno alla massima efficienza in rettilineo ruotano le soluzioni d'assetto delle squadre.

Costrette a giocare con l'incidenza delle ali, ricercare una bassa resistenza all'avanzamento per non perdere decimi cruciali e per potersi difendere in gara.

Gestione dell'ERS orientata al T3

Conta la configurazione aerodinamica e conta la spinta del motore. Meglio: conta la strategia di recupero energetico dell'ERS e il suo sviluppo dell'energia. In Ferrari si guarda a un banco di prova impegnativo, se paragonate le prestazioni in rettilineo e a DRS aperto con quanto ha dimostrato di poter fare Red Bull.

L'editoriale del Direttore: Ferrari, tutto è ancora in gioco

Gli sviluppi portati in Spagna hanno funzionato, ora dovrà dire Baku quanto siano validi su una pista assolutamente specifica sulla materia. Un vantaggio per la F1-75? Le molte curve (e lente) del primo e secondo settore. 

"Baku è un circuito cittadino ma con grandi anomalie. È sicuramente atipico perché prevede, oltre alle normali curve a 90 gradi, una parte da bassissima velocità, ma anche rettifili particolarmente lunghi", introduce l'appuntamento azero Nicola Bariselli, manager delle operazioni in pista legate alla power unit.

Approfondisce la materia, il perché Baku impegni la power unit e cosa serva alla prestazione: "Date le caratteristiche del circuito, la power unit deve essere versatile: deve infatti mettere i piloti in condizione di avere una buona guidabilità nel misto e nel lento, senza però che ci siano sprechi di energia, che è invece tutta necessaria per affrontare i lunghi rettilinei. 

Anche la potenza pura è sicuramente fondamentale, specie per le doti di accelerazione che sono richieste in uscita delle tante curve a bassa velocità, sia nella ricerca del giro secco che in gara". 

Frenata e trazione esercizi incisivi

Devi essere forte in staccata, una monoposto stabile; fortissimo in trazione, per limitare il surriscaldamento delle gomme posteriori, a basse velocità e, sull'arco medio con un carico basso, per la configurazione a ridotto carico.

Dopo i problemi avuti in Spagna da Leclerc sul gruppo turbocompressore e le rotture subite al MGU-K sui team clienti, per la PU Ferrari in Azerbaijan si preannuncia un importante banco di prova.

Tracciatura a parte, Bariselli sottolinea anche la variabile meteo. Non in termini di possibilità di pioggia, piuttosto, di vento: "Le condizioni ambientali hanno un impatto rilevante sull’ottimizzazione del pacchetto vettura/power unit.

In particolare, le variazioni di intensità e direzione del vento possono portare a condizioni di funzionamento diverse sia a livello di velocità di percorrenza delle curve (e quindi anche relativamente al regime di coppia e all’utilizzo marce) che durata del rettilineo. Potete immaginare facilmente quanto cambi la prestazione, per esempio sul rettilineo finale, se il vento è in coda o frontale. La differenza è misurabile in diversi decimi di secondo"


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