F1, gli e-fuels per essere tecnologicamente rilevante

F1, gli e-fuels per essere tecnologicamente rilevante

La strategia verso la neutralità carboniosa entro il 2030 è composta di più parti. Gli e-fuels sono l'elemento con le maggiori potenzialità di ricadute positive sulla mobilità globale

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Fabiano Polimeni

27.06.2022 ( Aggiornata il 27.06.2022 15:25 )

La materia di studio è ampia e, guardando alle politiche comunitarie relative all'industria dell'auto, finora totalmente esclusa dall'orizzonte 2035. 

È un campo, quello degli e-fuels, sul quale la Formula 1 prova a inserirsi per tracciare una qualche sorta di rilevanza tecnologica con il combustibile impiegato a partire dal 2026. Le nuove power unit - molta più potenza elettrica - saranno alimentate da e-fuels, secondo un direzione già da tempo annunciata, come quella che la categoria punta a realizzare entro il 2030: essere uno sport a impatto carbonioso sull'ambiente neutrale.

Detto come il "bollino" di Hybrid usato a più riprese dalla F1 sia stato, appunto, semplice adesivo su una tecnologia che non ha nessun risvolto concreto sulla produzione di auto stradali e la mobilità globale, si prova a giocare d'anticipo sottolineando i vantaggi degli e-fuels. 

E-fuels di rilievo per il parco auto circolante

Più di un anno fa le squadre hanno ricevuto i primi campioni di combustibile sintetico, per condurre ricerche nell'impiego sulle attuali power unit. Alla vigilia del GP di Gran Bretagna, gli ultimi aggiornamenti sul percorso di ricerca e sviluppo indirizzano verso un carburante pensato per essere utilizzabile su motori termici senza alcun adeguamento. "Così da aiutare e accelerare la sua adozione e ridurre i costi per l'utilizzo sulle auto stradali già esistenti, che siano con motori a combustione interna e ibridi", sottolinea la F1.

È un via rigettata, in Europa, dalle politiche del piano Fit for 55, a prevedere esclusivamente la vendita di auto nuove elettriche dal 2035 in poi, sul territorio europeo. Solo emissioni zero e solo con l'elettrico, nessun'altra tecnologia è stata finora contemplata dal legislatore.

A ben vedere, per una Formula 1 globale e sempre meno europea, continente destinato a pesare per circa un terzo dello sviluppo dei prossimi campionati, un dettaglio marginale. Parla a un pubblico globale e propone una soluzione di maggiore sostenibilità per un parco veicoli circolante che sarà ben lungi dall'essere diffusamente elettrico nel futuro anche di lungo periodo.

Quanto "pesa" la benzina nelle emissioni della F1

Già, ma quanto impatta nella missione si F1 Carbon Neutral al 2030 l'inquinamento dei motori di nuova generazione? "Il carburante è già in fase di sviluppo con il supporto di portatori di interesse cruciali all'interno della F1, compresa la FIA, Aramco, i fornitori di carburante nello sport, le squadre di F1 e i costruttori. 

Sebbene il carburante da corsa rappresenti meno dell'1% delle nostre emissioni, la benzina sostenibile è l'area sulla quale la F1 può avere il più grande impatto sul settore globale dei trasporti", recita la nota stampa.

Impegni di sostenibilità che passeranno anche da un'organizzazione del calendario "regionalizzata", in modo da rendere più efficienti gli spostamenti da una parte dall'altra del globo. 

Vale sottolineare come gli e-fuels non siano combustibili a zero emissioni ma in grado di abbattere enormemente quelle generate dalla combustione di carburanti fossili oggi in uso.


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