È alimentata da indiscrezioni l'attesa verso una pronuncia della Federazione in merito alla violazione Red Bull del budget cap.

Accertato lo sforamento entro il 5% del tetto di spesa sul 2021, manca la sua quantificazione esatta, in valore assoluto reso pubblico. Non sono mancate, invece, le prese di posizione da parte delle squadre. Come la McLaren che si è rivolta alla FIA e, in una lettera, ha sottolineato come violare le regole finanziarie sia al pari di un imbroglio e vada punito non solo con una multa ma imponendo sanzioni sportive.

Ecco, in questo scenario, i rumours alimentano la vicenda e indicano le possibili poste iscritte (o non iscritte) a bilancio erroneamente. 

L'ingaggio del dipendente Newey escluso come da regolamento

Secondo le anticipazioni diffuse da Auto Motor und Sport e Ziggo Sport, il punto più controverso riguarderebbe l'inquadramento contrattuale di Adrian Newey. Già le notizie della prima ora guardavano ad alcuni dei rapporti contrattuali di Red Bull, con Helmut Marko (ufficialmente advisor, consulente della squadra) e Adrian Newey.

Le norme finanziarie prevedono che dal budget cap vengano esclusi i tre ingaggi più alti pagati dalla squadra e, in tale scenario, rientrerebbe il compenso percepito da Adrian Newey secondo l'interpretazione data dal team. 

Il condizionale è d'obbligo, poiché la FIA avrebbe contestato a Red Bull il ruolo di "dipendente" che il progettista ha con la società che controlla l'attività Red Bull in Formula 1 (Red Bull Racing). 

Le ricostruzioni più recenti dicono di un Newey contrattualizzato da una diversa divisione, pertanto non risulterebbe direttamente alle dipendenze della "squadra corse": i costi sostenuti da Red Bull Racing per i suoi servizi non andrebbero quindi computati nell'esenzione prevista dal budget cap sui tre ingaggi più alti pagati dalla squadra.