La Mercedes non ci sta, Hamilton e Toto Wolff furiosi per il caso budget cap Red Bull

La Mercedes non ci sta, Hamilton e Toto Wolff furiosi per il caso budget cap Red Bull© LAPRESSE

La FIA propone un patteggiamento al team di Milton Keynes e la scuderia di Brackley invoca a gran voce giustizia e rispetto per i regolamenti della Formula 1

21.10.2022 ( Aggiornata il 21.10.2022 23:26 )

“Il regolamento finanziario è come il regolamento tecnico o il regolamento sportivo. Sono delle pietre miliari". Questo è il duro sfogo di Toto Wolff ai microfoni di Sky che ha preferito parlare in lingua inglese, e non in italiano come solitamente fa, per non lasciare alcuna parola al caso. Il team principal della Mercedes, al termine delle FP1 del GP di Austin, sceglie con cura le parole per esprimere tutto il suo disappunto e soprattutto invocare il rispetto di regolamenti che dal 1950 mettono ordine, o almeno ci provano, alla classe regina del motorsport a quattro ruote.

La FIA ha accertato una violazione da parte della Red Bull del budget cap 2021, entro il 5%, e come soluzione ha proposto al team un patteggiamento. Una situazione che ha inevitalmente suiscitato polemiche e dissapori, in attesa della risposta di Chris Horner, che prima di prendere una decisione ha chiesto un incontro con il presidente Mohammed Ben Sulayem.

Toto: "Serve una penalità adeguata"

Gli scenari che si proiettano sono molteplici (dalla reprimenda alla multa, passando per la decurtazioni di punti nelle classifiche piloti e costruttori), ma in molti come Toto Wolff sperano che la FIA faccia un'adeguata giustizia e affronti il caso budget cap in modo ineccepibile. Perché a non rispettare i regolamento finanziario è stato un solo team su dieci.

"Se vieni squalificato per una violazione tecnica lo stesso dovrebbe avvenire con una violazione finanziaria, però è un regolamento molto nuovo quello finanziario - ha detto l'austriaco -. Ci sono nove team che sono stati al di sotto del budget cap e uno solo che lo ha oltrepassato. Non abbiamo visibilità su quello che è accaduto perché è una indagine della FIA, però per avere un controllo adeguato per il futuro ci deve essere anche una penalità adeguata. Al momento c’è tanta confusione, ci sono tante urla, ma è la FIA che deve concludere il lavoro. Non so quale sia stata la reale violazione, ma se è stata di un milione o due può decidere il campionato. Perché un aggiornamento può costare 300 o 400mila euro. La FIA deve valutare quale sia stata la violazione e poi prendere una decisione che possa essere significativa. La penalità deve riflettere la violazione, io non so quale sia stata la violazione. Non credo che si possa ritornare indietro al Mondiale 2021 e per quanto sembra la violazione non consente alle regole di farlo. Quindi non pensiamo a una restituzione del titolo iridato (che in caso andrebbe ad Hamilton, ndr). Dobbiamo imparare per capire cosa fare meglio in futuro affinché sia tutto più equo”. 

Lewis non ci sta

La situazione è ancora poco chiara, anche perché non si sa effettivamente quale area colpirà la Federazione per punire la Red Bull. Il campionato 2021, teoricamente ancora sub judice, pare andare verso una certificazione dei risultati, perché secondo quando trapela si andrà a calcare la mano su limitazioni future piuttosto che sul passato. Questo, ovviamente, ha messo di malumore Hamilton, che invoca pene pesanti, con l'inglese che alla fine spera ancora di poter carpire l'ottavo titolo iridato. 

"Credo che Mohammed Ben Sulayem e il suo team prenderanno le decisioni giuste - ha detto Lewis -. Devo crederci. Voglio dare loro il beneficio del dubbio, naturalmente. Penso che la Formula 1 debba fare qualcosa per il futuro, altrimenti, se le regole sono così morbide, tutte le squadre andranno oltre i limiti di spesa. Tutti spenderanno milioni di euro in più, se sanno di ricevere solo uno schiaffetto sul polso: tanto vale non avere nemmeno il budget cap. Ma credo che quando si parla di integrità, si tratta di capire come attraversare questi ostacoli mantenendo i valori fondamentali. Ed essere fedeli ai valori difesi dai regolamenti sportivi. Dobbiamo mantenere questi valori, perché credo che i tifosi siano in confusione. E senza i tifosi, questo sport non è nulla“.


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