GP Messico, l'anteprima: quante variabili!

GP Messico, l'anteprima: quante variabili!© LaPresse

Quello a casa di Sergio Perez sarà un fine settimana ricco di spunti e variabili: merito, o colpa, dell'altitudine, che richiede accorgimenti specifici sia a livello di aerodinamica che di motore

26.10.2022 15:14

Assetti, quante complessità

Questa complessa alchimia fa sì che per vincere a Città del Messico servano fattori particolari. In generale, essendo praticamente nulla la resistenza all'avanzamento, conta il carico assoluto, ma come detto anche il lavoro delle sospensioni è fondamentale. Il circuito Rodriguez, a parte il complesso da curva 7 a curva 11, ha curve la cui velocità di percorrenza è piuttosto bassa, nelle quali stabilità in frenata e trazione sono gli ingredienti principali. Attenzione però alla tendenza sottosterzante delle vetture 2022: questo potrebbe provocare uno scivolamento maggiore alle anteriori, dando agli ingegneri una sfida ancor più complessa e differente rispetto alla tradizione tecnica del tracciato messicano. Il lavoro sul set-up dovrà quindi essere particolarmente accurato, ma raggiungere il miglior assetto possibile sarà reso ancor più complicato dal fatto che proprio come ad Austin l'intera seconda sessione di libere verrà dedicata allo sviluppo delle Pirelli 2023, sacrificando dunque la sessione di solito più importante. Questo scombinerà nuovamente i piani di lavoro delle squadre, che suddivideranno tra FP1 ed FP3 il lavoro che di solito viene portato avanti nelle libere 2. Attenzione infine ad un'altra, ennesima variabile di questo GP del Messico; la corsa prenderà il via alle 21 italiane, dunque ad un orario in cui non si girerà mai per tutto il fine settimana: considerando i cambiamenti di temperatura piuttosto rapidi che si registrano sul circuito Rodriguez, anche questo sarà un fattore da tenere in assoluta considerazione.

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