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Steiner, F1 ridiscuta le regole intorno alla bandiera rossa

In Commissione F1 verrà discusso uno dei punti che, in Australia, ha penalizzato la Haas. Steiner vorrebbe una classifica congelata al momento esatto dell'esposizione della bandiera rossa e non al giro precedente

Steiner, F1 ridiscuta le regole intorno alla bandiera rossa
© Getty Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

21 apr 2023

Ancora una settimana prima del ritorno in pista della Formula 1, a Baku, con un week end che sarà di gara Sprint e pure rivista nel format. Prima, però, un passaggio in Commissione Formula 1, dove le squadre si riuniranno per discutere, con FOM e FIA, (anche) delle procedure adottate in Australia.

Su un punto in particolare c'è una Haas "interessata", perché a Melbourne, nella ripartenza dopo l'incidente di Magnussen, ha visto Hulkenberg guadagnare posizioni fino al quarto posto salvo essere ricacciato indietro, alla classifica del giro precedente la terza bandiera rossa.

Il regolamento parla chiaro e per definire la classifica da adottare, in condizioni di interruzione con bandiera rossa, sancisce di fatto il giro precedente alla sua esposizione ("l'ordine verrà preso all'ultimo punto in cui era possibile determinare la posizione di tutte le macchina"; ndr).

Dati GPS e riprese per posizioni "in tempo reale"

Altro, di più accurato e "aggiornato" si potrebbe già fare, secondo Steiner. "Volevano stabilire l'ordine su una linea temporale. Con la tecnologia che abbiamo oggi, il GPS è sufficientemente preciso, lo usiamo già per gli episodi di bandiera blu.

Dicono che non sia abbastanza accurato per una posizione di arrivo ma lo è per una bandiera blu: dobbiamo chiarirci le idee per cosa vada bene e cosa no. 

Penso davvero che servirà riflettere molto; avremmo potuto congelare tutto, attraverso le riprese video e il GPS, al momento esatto in cui la bandiera rossa è stata esposta", spiega il team principal Haas a Sky Sports.

"Sarà qualcosa, credo, che emergerà alla prossima riunione della Commissione F1. Vedremo cosa ne verrà fuori. In queste riunioni tutti sono molto meno schietti ma comunque tutti avranno la loro opinione".

Bandiere rosse necessarie e non

Le scelte maturate in Australia hanno sollevato tutte le differenti visioni presenti in questa F1 della stessa F1. Per molti piloti non tutte le bandiere rosse sono state giustificate da una reale esigenza. Alcuni team, vedi Red Bull, si sono mostrate critiche su delle posizioni simili. Poi c'è la direzione gara, che deve operare garantendo sempre le condizioni di sicurezza in pista. Infine, c'è la "mano invisibile" di Liberty Media, con le sue esigenze di spettacolarizzare il non-spettacolo di una gara corsa a ritmo di crociera, in gestione gomme e con Verstappen chiaro padrone del GP.

Ancora Steiner sui fatti di Melbourne e la bandiera rossa conseguente all'incidente tra le due Alpine: "La terza rossa non era assolutamente necessaria e ha solo ritardato la chiusura della gara di mezz'ora. Tutti sapevano al secondo restart che, se ci fosse stata un'altra bandiera rossa, la gara sarebbe ripartita e si sarebbe conclusa dietro Safety Car. Perché non mandarla in pista subito, finire la gara e mandare tutti a casa?". 

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