GP Singapore: i 5 temi del fine settimana

GP Singapore: i 5 temi del fine settimana© @ScuderiaFerrari

Al 15° tentativo, ecco la prima vittoria non targata Red Bull del campionato: tutto merito di un Sainz magistrale e di una Ferrari perfetta sia in pista che al muretto; la Mercedes ci prova, la McLaren c'è e Lawson sorprende

18.09.2023 12:05

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E' da un po' che si dice “vedrete, presto la Aston Martin e Alonso vinceranno una gara”. Ed è da un po' che lo stesso pensiero si ha per Lando Norris e la McLaren, formidabili a Singapore. Pareva impossibile pensarlo in Bahrain, alla prima gara, quando Nando e la AMR23 sorpresero il mondo mentre Lando e la MCL60 finirono dopo la polvere, eppure oggi, tra le due compagini, è quella di Woking ad apparire un pochino più vicina alla vittoria.

Alonso aveva detto di vedere in Singapore la miglior opportunità di successo dopo Monaco, e invece se ne è tornato a casa con il primo “zero” della stagione (Verstappen ed Hamilton restano così gli unici sempre a punti in questo campionato) e la prima, vera lamentela dell'anno: “E' inguidabile”. In qualifica per Nando non era andata bene (settimo tempo), ma in gara è andata pure peggio: non è riuscito a tenere il passo dei primi cinque sin dal primo stint, poi ha commesso un errore in ingresso box ed i 5” di penalità sono diventati un macigno quando, in occasione della seconda sosta sotto virtual safety car, i meccanici hanno sbagliato. A quel punto la gara era finita: Nando è finito in fondo ed ha pure commesso un errore, chiudendo 15°, ultimo tra quelli arrivati al traguardo.

Norris e la McLaren invece hanno dimostrato che sì, si può crescere a dismisura nel corso dell'anno. La MCL60 si è arricchita di un ulteriore macro-pacchetto di aggiornamenti (disponibile solo per Lando: Piastri lo avrà a partire dal Giappone), quello che puntava a far progredire la macchina nelle curve lente. A giudicare dall'esito di Singapore, a Woking sembrano esserci riusciti: l'ultimo tassello adesso è quello di riscoprirsi competitivi anche con i pacchetti da basso carico, ma per il resto la squadra è sulla buona strada.

Da quando la McLaren ha rivoluzionato la vettura, in Austria, sono passate sette gare: in questo lasso di tempo la McLaren ha raccolto 122 punti, la Aston Martin solamente 63 (53 con Alonso). Dunque, praticamente il doppio del team di Stroll, che a questo punto senza l'apporto di Lance vede addirittura a rischio il 4° posto, dal momento che il team papaya si è portato a 78 punti di ritardo. Ancora tanti, certo, ma non così tanti se si pensa a come le due squadre avessero cominciato l'anno.

Aston Martin e McLaren prima o poi vinceranno? Sarebbe bello, per la F1, se accadesse, indipendentemente dal pilota che eventualmente ci riuscirà. Vivranno nell'attesa fino ad allora, ed è un'attesa che potrebbe slittare quantomeno al 2024. Quando, vinceranno? Di sicuro, quando troveranno una continuità assoluta e quando saranno in grado di essere la prima alternativa nei rari weekend in cui Red Bull non sarà della partita. Pochi mesi fa avremmo detto Aston Martin, ma a questo punto non è più così scontato.

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