GP Singapore: i 5 temi del fine settimana

GP Singapore: i 5 temi del fine settimana© @ScuderiaFerrari

Al 15° tentativo, ecco la prima vittoria non targata Red Bull del campionato: tutto merito di un Sainz magistrale e di una Ferrari perfetta sia in pista che al muretto; la Mercedes ci prova, la McLaren c'è e Lawson sorprende

18.09.2023 12:05

Che kiwi vuoi?

"Li vuoi quei kiwi? E se non vuoi quei kiwi, che kiwi vuoi?". Alzi la mano chi, da bambino, si è divertito con uno scioglilingua del genere. Era uno dei primi da imparare, soprattutto quando si veniva a conoscenza di quel frutto un po' particolare, marrone e peloso fuori, verde ed aspro dentro: il kiwi. Tipico della Nuova Zelanda, di cui l'animale con lo stesso nome è simbolo.

Kiwi come animale, kiwi come frutto, kiwi come sono soprannominati i neozelandesi. Ma se chiedono “che kiwi vuoi?” ad Helmut Marko, lui probabilmente risponderà “Liam Lawson”. Il pilota neozelandese dell'AlphaTauri che, ad appena la terza gara della carriera, è riuscito a portare a casa i punti. E' stato uno degli eroi di Singapore, Liam, concludendo un fine settimana oltre le aspettative dello stesso Marko. Non aveva mai corso a Singapore, ma lo ha fatto alla grande alla sua prima uscita sul circuito del Marina Bay, tappa che per condizioni ambientali (caldo ed umidità elevata) e tipologia del tracciato è una delle più sfidanti per i piloti. La AT04 finalmente modificata (chiara l'ispirazione a Red Bull) ha compiuto passi avanti ma resta una monoposto critica, tuttavia Lawson ha compiuto un piccolo capolavoro: in Q3 al sabato dopo aver messo fuori Verstappen per 7 millesimi, 9° in gara con la strategia della singola sosta, media al via e poi gomma dura montata nel pit-stop in regime di safety car.

Erano cinque anni che un neozelandese non andava a punti in F1 (merito di Brendon Hartley, 9° ad Austin 2018), e dopo ieri a Faenza sanno che Ricciardo può guarire con calma. Lawson sarà in macchina in Giappone e probabilmente anche in Qatar, e proverà a sfruttare queste occasioni; non è un esubero e nemmeno una riserva dell'ultimo minuto, ma è una valida alternativa che paradossalmente rischia di diventare, in chiave 2024, un problema: tra lui, Tsunoda e Ricciardo, ci sono tre piloti per soli due posti.

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