F1, ecco chi sono i piloti che hanno ottenuto più punti in carriera

Cosa succederebbe se la classifica del campionato del mondo piloti di Formula 1 fosse redatta tenendo conto dei punti accumulati dai piloti in carriera? Una suggestione che permette più di una riflessione, e qualche domanda sul fatto che i punti siano o meno reale espressione del valore dei piloti e della loro carriera in F1.

Ecco chi sono i piloti, tra quelli attualmente in attività, che hanno conquistato più punti nella loro carriera:

Lewis Hamilton ancora una volta re

Al primo posto naturalmente ci sarebbe Lewis Hamilton, assolutamente imprendibile con 4.595,5 punti, frutto di una carriera lunghissima con 326 GP disputati, ma soprattutto 7 titoli mondiali vinti. Al secondo posto segue Verstappen. Il pilota Olandese ha un bottino di 2.411,5 punti ma per quanto è dato vedere la striscia è ancora aperta e ben lontana dall'esaurirsi. Se esiste un possibile sfidante al record del longevo Hamilton, questo è proprio Verstappen.

Terzo posto per Fernando Alonso, con 2.235 punti: il pilota Asturiano sembrava destinato quest'anno a risultati importanti, grazie a una Aston Martin assolutamente performante. Ma lentamente le ambizioni si sono ridimensionate così come sta scendendo la possibilità di vederlo sul gradino più alto del podio prima della fine dell'anno. Quarto posto per Valtteri Bottas con 1.793 punti, messi in cascina in gran parte quando il pilota Alfa Romeo vestiva la tuta della Mercedes e aveva ambizioni di vittoria non solo dei gran premi, ma anche del campionato del mondo. Impresa rivelatasi impossibile per "fuoco amico".

Quinta posizione per Sergio Perez, eterno secondo, quando va bene, dietro al compagno di scuderia, in carriera ha accumulato 1.424 punti. Recentemente la sua stella si sta appannando. Sesta posizione per Daniel Ricciardo con 1.311 punti. Il pilota australiano, recentemente infortunato a una mano, attualmente in Alpha Tauri, con i suoi 34 anni, è uno dei veterano del gruppo e ha accumulato la maggior parte dei suoi punti in Red Bull, con cui è arrivato due volte terzo nel mondiale piloti e ha avuto il suo ultimo exploit nel 2021 vincendo con la McLaren, il gran premio d'Italia.

Ultimo pilota di questa classifica a fare più di 1000 punti è Charles Leclerc (1.003), che sta vivendo una stagione molto avara di risultati, che ha visto l'unica vittoria di casa Ferrari, nel Gran Premio di Singapore, per mano del suo compagno di squadra, Carlos Sainz jr, ora a 932,5 punti mondiali.

Com'è cambiato il sistema di punteggio della F1

Una curiosità, di questa classifica, solo i primi tre piloti sono stati o sono Campioni del Mondo, ma tutti i piloti fin qui citati hanno fatto più punti di altri molto più vincenti di loro. Basta citare che Sainz ha più punti di Alain Prost, fermo a 798,5 e sedicesimo assoluto, Ayrton Senna con 614 punti e nelson Piquet, accreditato di 485,5 punti. Naturalmente è impossibile paragonare tra di loro piloti di epoche diverse a meno che non si voglia accettare che Kvjat abbia più punti di Eddie Irvine, Stirling Moss e Alboreto e quindi sia anche più bravo o più vincente di loro.

Nel corso del tempo le carriere dei piloti si sono allungate per merito della maggior sicurezza dei circuiti e delle vetture. I campionati sono diventati sempre più lunghi (anche troppo) e soprattutto è cambiato il sistema di attribuzione dei punti.

Così mentre fino al 2009 il primo arrivato prendeva 10 punti (ed era il massimo che si poteva portare a casa) e il secondo 8, adesso il primo classificato prende 25 punti, mentre 8 vengono dati, magari nello stesso weekend di gara a chi vince la sprint race. Nel campionato in corso, Verstappen in un GP ha preso 25 punti per la vittoria, 1 per il giro veloce e 8 per la vittoria sprint race, per un totale di 33 punti, per accumulare i quali, un pilota del calibro di Senna, impiegava almeno 4 gare.

A questo punto la domanda è: chi vale di più? Come in altri sport è impossibile rispondere. Ognuno è stato campione della propria epoca, con tecnologie, circuiti e vetture diverse. Ecco quindi che qualsiasi paragone perde di significato allontanandosi dalle chiacchiere da bar, che sempre ci saranno finché esisteranno la Formula 1, ma soprattutto i suoi tifosi.

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