Gene Haas, Steiner fuori per le prestazioni: "Non mi interessa più arrivare 10°"

Il gran capo del team statunitense spiega i motivi che hanno portato a sostituire il team principal e le speranze rivolte a una gestione maggiormente guidata dai dati e un approccio "ingegneristico"

11.01.2024 09:20

Che il clima in Haas fosse tutt'altro che sereno lo raccontavano i rumours della scorsa estate, a indicare frizioni tra Steiner e Gene Haas, legate al controllo stesso del team.

La mossa decisa da Haas, di sollevare dall'incarico di team principal il tecnico altoatesino, arriva inattesa e in una fase centrale della preparazione verso i test e l'avvio di campionato.

Il timone passa nelle mani di Ayao Komatsu, esperto ingegnere di pista di lungo corso nel team, che perde però anche il suo direttore tecnico, Simone Resta. 

Mai un podio per la Haas in 10 anni di F1

Era il momento di cambiare, spiega Gene Haas, intervistato dal giornalista Lawrence Barretto. "E' una decisione dettata dalle prestazioni. Ci troviamo nel nostro ottavo anno in Formula 1, oltre 160 gare e senza mai aver ottenuto un podio. Negli ultimi due anni siamo stati decimi o noni. Non dico che sia colpa di Guenther o cose del genere, però semplicemente sembra fosse questo il momento giusto per fare un cambiamento e provare una direzione differente. Non mi sembrava che continuare allo stesso modo avrebbe funzionato".

Le scelte discutibili della Haas nelle ultime stagioni sono state numerose, dalla gestione dei piloti agli investimenti destinati allo sviluppo. Per una VF-23 a sprazzi anche capace di buone prestazioni in qualifica nel 2023, resta il 2018 la stagione dei risultati più importanti: quinto team nel Costruttori e due occasioni in cui il podio, Haas, l'ha davvero sfiorato (Australia e Austria).

Inspiegabile il finale negativo di 2023

Gene Haas anticipa un maggior coinvolgimento nella gestione del team e guarda alla coda di campionato 2023 che non ha portato i miglioramenti attesi dallo sviluppo introdotto ad Austin.

"Guenther è davvero una bella persona, ha un bel carattere. Abbiamo vissuto una conclusione di campionato difficile, non capisco perché, davvero. Sono domande che andrebbero fatte a Guenther, per capire cos'è andato storto. Alla fine ruota tutto intorno alle prestazioni, non mi interessa più arrivare decimo". Il progetto della VF-24 è da tempo ultimato ma senza una direzione tecnica a curare lo sviluppo e un ingegnere come Komatsu a doversi cimentare in una funzione inedita, le premesse per la Haas non sembrano essere delle migliori verso il campionato 2024.

Dal Bahrain un cambio di approccio

"La preoccupazione più grande, ora, è quando andremo in Bahrain, dovremo presentarci con una macchina pronta a partire.

Vedremo se un approccio più di stampo ingegneristico e manageriale porterà benefici. Guenther aveva un approccio alle cose più di tipo umano, era bravissimo nell'interazione con le persone. Ayao è molto tecnico, osserva le cose sulla base dei dati. È un approccio diverso e ci serve davvero qualcosa di diverso perché non l'abbiamo fatto bene".


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