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Il ricordo di Wilson Fittipaldi

Wilsinho andandosene segna la perdita di un pezzo importante di storia nazionale per quanto riguarda la F.1 e le corse ruggenti.

Il ricordo di Wilson Fittipaldi

Mario DonniniMario Donnini

23 feb 2024 (Aggiornato alle 18:08)

Wilson Fittipaldi se n’è andato a 80 anni, vittima di una catena d’eventi iniziata con un banalissimo incidente domestico portatore di conseguenze terribili. In pratica, nel corso di un pasto aveva accusato un principio di soffocamento con un pezzo di carne che gli era andato di traverso e la protratta mancanza d’ossigeno gli aveva provocato danni cerebrali gravi. Una situazione che nelle ultime ore è ulteriormente precipitata. Era padre di Christian, a sua volta in F.1 con Footwork e Minardi. Dopo aver debuttato nel mondiale su Brabham, Wilsinho era diventato il perno portante dell’operazione Copersucar, la monoposto tutta brasiliana finanziata generosamente dallo zuccherificio nazionale, avveniristicamente progettata da Ricardo Divila e dal 1976 portata in gara dal più noto fratello Emerson, dopo che nel 1975 lo sgrossamento e il debutto era toccato proprio al fratello minore.

Per Wilson 35 Gp disputati, un quinto posto in Germania 1973 come miglior risultato e 3 punti conquistati in tutto. Figli di un noto radiocronista - nel 1972 Emerson vince il primo mondiale a Monza didascalizzato dalle parole roboanti ed emozionate del genitore -, i Fittipaldi hanno vissuto insieme l’avventura di Costruttori, sino alla prima parte degli Anni ’80, con Wilson che non era riuscito a portare Emerson agli stessi successi da pilota. Molto popolare in Brasile e ancora oggi simbolo di motorsport, Wilson andandosene segna la perdita di un pezzo importante di storia nazionale per quanto riguarda la F.1 e le corse ruggenti.

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