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Ferrari, nuovo ingegnere di pista per Leclerc: via Xavi Marcos, ecco Bryan Bozzi

Alla vigilia di Imola è arrivata un'importante novità in casa Ferrari: da Imola debutterà come ingegnere di pista di Leclerc Bryan Bozzi, attuale Performance Engineer, il quale prenderà il posto di Xavi Marcos

Matteo NovembriniMatteo Novembrini

10 mag 2024 (Aggiornato alle 13:06)

Ad Imola è attesa la Ferrari SF-24 aggiornata, per un pacchetto di sviluppi sul quale il Cavallino Rampante punta molto. Tuttavia, quella legata alla vettura non sarà l'unica novità di casa Ferrari nel GP dell'Emilia-Romagna: questo perché di novità ce ne sarà un'altra e riguarda Charles Leclerc. Il monegasco, infatti, cambierà ingegnere di pista: a supportare il numero 16 non ci sarà più Xavi Marcos, ma Bryan Bozzi.

Marcos resterà in Ferrari

Lo ha annunciato la Ferrari con un breve comunicato, nel quale si specifica che Marcos, a partire da lunedì 13 maggio, contribuirà "allo sviluppo di altri importanti programmi aziendali". Una definizione generica, che non specifica il futuro ruolo dell'ingegnere spagnolo, ma che chiarisce comunque che Marcos resterà in Ferrari. Il suo ruolo come detto verrà assunto da Bryan Bozzi, attualmente Performance Engineer di Leclerc, il quale dunque già conosce il suo futuro ingegnere di pista.

Chi è Bryan Bozzi

Bryan Bozzi, laureato in ingegneria meccanica all'università di Bath, è in Ferrari da oltre 10 anni, precisamente dal giugno 2012, quando cominciò la sua avventura con il Cavallino per lavorare come ingegnere dedicato a ricerca e sviluppo in galleria del vento. Dopo due anni e mezzo, cioè al termine del 2014, è passato nel gruppo degli aerodinamici (Aero Track Group Engineer) per poi divenire, nel novembre 2018, Performance Engineer, ruolo che ha mantenuto sino ad oggi.

Da Marcos a Bozzi

Il nome di Xavi Marcos è stato molto chiacchierato in questi anni. Di lui si è detto un gran bene per il lavoro di analisi, quello più "dietro le quinte", tra preparazione e briefing tecnici, mentre gli è sempre stata rinfacciata una certa "morbidezza" a livello comunicativo, soprattutto nelle fasi più calde della gara. Inevitabilmente per Leclerc e Bozzi ci vorrà qualche GP di tempo per prendersi le misure ed imparare a conoscersi bene in questo nuovo tipo di rapporto professionale. Il tutto a partire da Imola, che assume dunque una variabile in più in casa Ferrari.

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