Tra una Ferrari in cerca di correttivi per il nuovo pacchetto ed una Mercedes di nuovo vincente, la F1 si presenta a Silverstone desiderosa di scoprire come andranno le cose da adesso in poi tra Verstappen e Norris

GP Gran Bretagna, l’anteprima: 5 domande verso Silverstone

<h2>Verstappen e Norris: fine di un’amicizia?</h2>

Ci vogliono sempre molte virgolette, quando si parla di “amicizia” in Formula 1. I due hanno (per l’avevano aspettiamo) un bel rapporto, cementato in anni di gare, e non solo di facciata, come può sembrare guardando le foto delle sfide a padel, dei viaggi sul jet privato di Verstappen oppure delle telefonate di Lando in diretta su Twitch. Non sono migliori amici, ma il rapporto è vero.
Dell’amicizia conclusa tra Hamilton e Rosberg è facile ricordare, perché è l’esempio più recente di quando un rapporto umano finisce per colpa della rivalità in pista. Per essere amici anche fuori dalle gare, nel vero senso della parola, serve o una grande differenza d’età (come Raikkonen e Giovinazzi) o una grande differenza di talento (come Berger e Senna), mentre in altri casi è più difficile costruire rapporti duraturi, perché l’agonismo rischia di prevalere su tutto. L'amicizia in F1 è merce rara tra piloti, e da questo punto di vista, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel sono un bell’esempio: hanno avuto screzi, ma hanno saputo andare oltre. 
Tra Lando Norris e Max Verstappen, il tempo dirà. Anche perché la tempesta, probabilmente, è appena cominciata: Spielberg è stato l’atto primo e tutto fa pensare che non sarà affatto l’ultimo. Dopo anni di buoni rapporti, Max e Lando sono arrivati all’appuntamento fatale in pista: è bastato che uno si innervosisse per una staccata all’interno molto ottimistica per preparare il terreno alla risposta. Il resto è storia di pochi giorni fa.
Era forse inevitabile accadesse, un duello che lasciasse i due su punti di vista differenti. Era già qualche gara che Verstappen e Norris si ritrovavano a battagliare e prima o poi, su macchine dalle prestazioni simili, era scontato arrivasse il momento di uno scontro duro. Max sulla RB20 e Lando sulla MCL38 rappresentano, ad oggi, il riferimento della griglia per chi vuole vincere un GP: lo sanno anche loro, e forse anche per questo Max si è spinto così in là nel duello, perché sa che Lando è l’unica avversario al momento e piegare mentalmente lui significa tornare a respirare per qualche GP. Piuttosto, Lando ha capito di dover mettere cattiveria nel duello, ed ecco che è stato tutt’altro che morbido nell’attacco.
Silverstone, una pista che potrebbe riproporre il tema tecnico di Barcellona, sarà una corsa tutta da seguire. Quello in Stiria ha tutta l’aria di essere un duello non sporadico, destinato a ripetersi: chissà che il mondiale 2024 non si sia acceso davvero.
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/in-diretta/gp-austria/2024/07/01-7348247/verstappen-norris_stella_il_risultato_dei_mancati_interventi_nel_2021">Incidente Verstappen-Norris: parla Stella</a>
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<h2>Ferrari: situazione risolvibile?</h2>

Sì, secondo quanto traspare da Maranello. Vasseur ha negato con forza un ritorno alle vecchie specifiche (quelle di Imola, per intenderci), affermando che la squadra andrà avanti con il pacchetto introdotto a Barcellona. Ciò significa che in casa Ferrari non si reputa il pacchetto evolutivo sbagliato, ma si crede che semplicemente ha portato con sé dei danni collaterali non previsti che hanno complicato il percorso.
Un ritorno alla vecchia specifica non è previsto anche perché, da un punto di vista cronometrico, a Maranello sono convinti che la SF-24 di Barcellona sia comunque più veloce di quella di Imola. Il pacchetto dunque non è da scartare, ma da ottimizzare: se i vantaggi non sono stati quelli sperati, è perché la Rossa con gli ultimi aggiornamenti non è ancora riuscita ad estrarre il massimo del suo potenziale, ma si crede che la SF-24 in questa configurazione sia più veloce della versione di auto precedente.
Vasseur e compagnia sono dunque convinti che la situazione sia risolvibile, nel senso che non è necessario fare marcia indietro sui pezzi nuovi: con il lavoro di assetto e con sempre più dati a disposizione, si verrà a capo dei problemi che hanno visto la SF-24 costretta a sacrificare prestazione tra Barcellona e Spielberg per evitare il saltellamento.
La questione è “aero-meccanica”: non si può parlare solo di uno o l’altro aspetto, meccanico e aerodinamico, senza tirare in ballo l’altro. Causa ed effetto si mescolano: è il reparto sospensivo a non “reggere” come dovrebbe il carico aggiuntivo dato dalla SF-24 “3.0” oppure la SF-24 in questa versione sviluppa un tipo di carico che non può funzionare su questa meccanica? E tutto ciò senza dimenticare un altro aspetto, quello del bilanciamento: perché se si ha più carico ma questo carico sbilancia la vettura, rendendo complicato trovare una guidabilità neutra, allora è un carico che non si può sfruttare fino in fondo. Proprio come la Mercedes di inizio anno: ai tecnici risultavano 70 punti di carico in più, ma non si vedevano nelle prestazioni perché la W15 non riusciva a gestirli senza avvertire scompensi.
Lunedì Sainz era già seduto al simulatore per provare la SF-24 virtuale con i dati raccolti in Austria, e magari qualche miglioramento lo si vedrà già a Silverstone, fermo restando che girando con le stesse soluzioni la Rossa potrebbero trovare le stesse criticità di Barcellona (sono simili per caratteristiche, le piste della Catalogna e quella del Northamptonshire). Non è neanche da escludere una prova comparativa nelle libere, dal momento che con il ritorno del format tradizionale c’è più tempo per studiare la macchina: qualche timore in vista dell’Inghilterra c’è, ma è una Ferrari che è convinta di non dover fare marcia indietro. L’importante, è riprendere il cammino in avanti il prima possibile. 
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/in-diretta/gp-austria/2024/07/01-7347253/vasseur_no_passi_indietro_su_sviluppi_a_silverstone_per_farli_funzionare">Vasseur: nessun passo indietro negli sviluppi</a>
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<h2>Mercedes adesso è un “contender”?</h2>

Non in una gara “normale”. Mercedes si è avvicinata, ma non abbastanza per essere così pericolosa nei confronti di Verstappen e Norris, i quali in questo momento, nella combinazione tra macchina e pilota, sono una spanna sopra tutti gli altri. Ci sono però evidenti miglioramenti, tangibili sia in qualifica che nel passo gara e certificati dagli ottimi risultati delle ultime gare. Difficile dire anche se e quando la Mercedes potrà essere totalmente della partita: ma di certo il successo di Spielberg, oltre che interrompere il digiuno, ha dato linfa nuova ed ha fatto ingolosire il team.
La Mercedes ha deciso di puntare sulla linea dei piccoli passi, introducendo poche e mirate modifiche nell'ottica di non perdere mai di vista il quadro complessivo, sacrificio necessario per imparare ad estrarre il massimo da una monoposto che ancora lamentava grossi problemi di correlazione e di ottimizzazione degli assetti ad inizio anno. A Silverstone, anche se niente è confermato, potrebbe esserci qualcos’altro da abbinare alla beam wing introdotta in Stiria ed al fondo della vecchia specifica, ma alleggerito, portato nelle ultime gare.
La vittoria di Spielberg, seppur liberatrice, è pur sempre una vittoria da ricondurre alla porta vuota lasciata da Verstappen e Norris. Poi Russell è stato perfetto nel weekend, mettendosi nella condizione di approfittare del regalo, ma a Brackley regna la consapevolezza di un ulteriore step da fare per arrivare al vertice. In Inghilterra, gara di casa dei piloti e per buona parte della squadra, le W15 vanno con il medesimo obiettivo delle ultime gare: essere quantomeno in lotta per il podio. Le caratteristiche di Silverstone sono vicine a quelle di Barcellona, pista dove la Freccia d’Argento si è comportata egregiamente: anche le gomme saranno le stesse della Spagna (C1, C2 e C3), in un weekend in cui come sempre in Inghilterra si dovrà buttare un occhio al meteo.
Piuttosto, il successo di Russell può essere una spinta anche per Hamilton: servono le condizioni giuste, ma la macchina è cresciuta ed al di là di difficoltà specifiche vissute in Austria (non ultimo un problema sulla vettura) Lewis sa che con questa macchina può comunque togliersi qualche soddisfazione da qui a fine anno. Di che portata, lo scopriremo solo vivendo.
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/live/formula-1-21259/classifica-piloti">La classifica Piloti</a>
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<h2>Che succede alla Aston Martin?</h2>

Succede che si sono completamente smarriti con gli sviluppi, e non è neanche la prima volta che accade. Di fatto, la Aston Martin che Lawrence Stroll avrebbe desiderato la si è vista solo nel primo terzo di 2023 e poi di tanto in tanto nel corso della passata stagione (con i podi di Zandvoort e Interlagos), ma è all’incirca un anno che la squadra soffre nel far progredire la macchina. Segnatamente, i primi problemi sono emersi con gli sviluppi introdotti nel giugno del 2023: da lì, la Aston Martin non è più stata quella che aveva permesso a Fernando Alonso di fare incetta di podi in apertura dello scorso mondiale.
I problemi di adesso sono molto simili a quelli incontrati l’anno scorso, sia con il pacchetto primaverile che con quello autunnale (ricordate Austin?). Manca correlazione e la squadra non riesce né a prevedere né tantomeno a leggere senza dubbio alcuno il comportamento della AMR24. Tant’è che dopo i tanti sviluppi portati nella prima parte del campionato (più di tutti, almeno da un punto di vista quantitativo), la squadra ha scelto di fermarsi: doveva prima venire a capo di questo pacchetto per poi tornare a lavorare sulle novità. E’ stata una scelta logica: se non si capisce come funziona la macchina, il rischio è quello di prendere una strada nello sviluppo sbagliata. I correttivi dovrebbero debuttare a Silverstone, pista che sorge a due passi dalla sede del team: sede che raggiungerà Andy Cowell (ex "padre" delle Pu Mercedes) in qualità di CEO al posto di Martin Withmarsh.
Oggi la Aston non è neanche la quinta forza del campionato, lasciando il varco ad Haas, Alpine e Racing Bulls: nelle ultime quattro gare il team ha raccolto appena 14 punti e li ha conquistati tutti in Canada, finendo fuori dalla top 10 negli altri tre appuntamenti (Monaco, Barcellona e Spielberg). Anche la classifica non sorride: la Aston Martin ha 58 punti, contro i 30 di Racing Bulls ed i 19 della Haas. Un margine non sottile, ma neanche enorme.
Nelle ultime gare le prestazioni sono state scadenti anche per Fernando Alonso, forse tramortito da una macchina che non va. Nando ha commesso errori, anche grossolani (il tamponamento a Zhou in Stiria, per esempio), ma ha anche svelato da dove nascano ulteriori problemi: la sua unità motrice ha un problema da Imola e non può girare al meglio, ma il team ha comunque deciso di tenerla in macchina per rispettare il piano di rotazione pattuito alla vigilia del campionato. Dal momento che le prestazioni sono queste, meglio non sprecare il chilometraggio di una nuova Pu, nell’intento di utilizzare quest’ultima quando la macchina sarà cresciuta e sarà nuovamente in grado di marcare punti con costanza. L’idea alternativa, proprio in virtù di prestazioni mediocri, sarebbe quella di smarcare uno o due motori freschi prendendo una penalità (il sacrificio sarebbe poco: anche in Austria le due AMR24 sono partite al 15° e 17° posto in griglia) per garantirsi una scorta più avanti, ma per il momento, almeno fino all’Austria, è prevalsa l’altra linea.
Difficile dire adesso se e quando la Aston Martin potrà tornare a ricongiungersi al gruppo di testa o quantomeno a riallontanare le altre cinque scuderie per garantirsi almeno la bassa zona punti senza affanni. Ciò che è certo è che tutte progrediscono, per cui il tempo perso nello studio della AMR24 potrebbe rivelarsi fatale nella corsa agli sviluppi. Soprattutto se i prossimi aggiornamenti, che arrivino a Silverstone o meno, dovessero nuovamente presentare il conto di una macchina che non si comporta come secondo le simulazioni.
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/live/formula-1-21259/classifica-costruttori">La classifica Costruttori</a>
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<h2>Mercato: gli ultimi tasselli al loro posto?</h2>

E’ possibile. Dopo la totale continuità tra 2023 e 2024, nel 2025 la griglia di partenza avrà una composizione differente, cominciata a disegnarsi con lo scossone di cinque mesi fa, quello relativo allo sbarco di Hamilton sul pianeta Ferrari. Con l’annuncio nel giovedì di Spielberg dei rinnovi di Gasly e Stroll con le rispettive squadre (rinnovi scontati, ma almeno adesso c’è l’ufficialità), altri due tasselli sono andati al loro posto ed ormai i sedili si stanno esaurendo.
Che siamo in prossimità della composizione finale della griglia 2025 lo si può immaginare ascoltando gli interventi di Marko e Sainz in Austria. Helmut ha lasciato intendere di voler piazzare Lawson sulla Racing Bulls del 2025, mentre Sainz, dopo il 3° posto, si è lasciato scappare: “<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/in-diretta/gp-austria/2024/07/01-7349690/sainz_il_gusto_di_ogni_podio_nel_2025_potrei_non_avere_opportunita_">Lasciatemi godere il podio con la Ferrari, l’anno prossimo non sarà così…</a>”. Se mai ce ne fosse ancora bisogno, la certezza che il prossimo anno non sarà in Mercedes.
Per Sainz la decisione è tra Alpine e Williams, con Audi sempre sullo sfondo (ma se lo spagnolo avesse voluto, probabilmente, avrebbe firmato da un pezzo). La pedina Sainz è fondamentale perché è quella che tiene in scacco tutta la parte restante del mercato piloti: le successive decisioni saranno una conseguenza della scelta dello spagnolo. Carlos ha fatto capire che la decisione è presa, non resta che annunnunciarla: dopodiché, sarà solo una questione di tempo per scoprire la griglia 2025 nella sua interezza. Magari alcuni tasselli si inseriranno più avanti nella stagione, ma la sensazione è che non manchi molto.
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2024/07/02-7350204/briatore_sainz_interessa_eccome_alpine_sul_podio_nel_2026_">Briatore ammette: "Sainz ci interessa eccome"</a>

Dallo spettacolo sulle tribune dei tifosi di Max Verstappen con tutta la marea arancione, fino agli spettacolari sorpassi in pista: gli scatti più spettacolari della gara austriaca

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