Il team principal sottolinea quanto la squadra abbia supportato Checo e come non ci sia molto altro che possa essere fatto. Il futuro in Red Bull è a rischio
A spegnere i rumours della scorsa estate arrivò un comunicato col quale si concedeva tempo e credito a Sergio Perez per dimostrare di valere ancora la Red Bull. Baku e Singapore, si diceva, per esprimersi sui circuiti a lui più favorevoli.
Serve però altro per un team che, di fatto, compete con una sola macchina viste le differenze siderali tra la RB20 di Verstappen, pure in grave difficoltà tecnica, e quanto riesce a fare Perez.
Il GP di casa è stato uno dei punti più bassi della stagione, se non il più basso in assoluto, per l'attesa che a Città del Messico potesse dare un segnale di ripresa, Checo. Invece, ha trovato la resistenza, la lotta in pista, di Liam Lawson, del tutto prevedibile considerata la posta in gioco.
"Checo ha vissuto ancora un altro week end orribile, non c'è nulla che sia andato per il verso giusto. Sa quanto la Formula 1 sia un affare fondato sui risultati e inevitabilmente, quando non li ottieni, i riflettori li hai stabilmente addosso", ha commentato Horner nel dopogara messicano.
"Come squadra abbiamo bisogno che entrambe le macchine vadano a punti, è la natura della Formula 1. Dalla prospettiva del team, stiamo lavorando con lui il più possibile per provare a supportarlo. Penso che abbiamo fatto ogni cosa possibile e continueremo a farlo in Brasile, il prossimo fine settimana. Però, arriva un momento in cui non si può fare di più".
L'editoriale del Direttore: muchas gracias, Sainz
Al di là dei limiti della RB20, è l'intero scenario intorno a Perez che si è complicato al punto da rendere difficilissimo e immaginare possibile un cambiamento di segno nelle ultime quattro gare del campionato. L'errore di posizionamento in griglia è un fallo di concentrazione. Poi, il continuo vociare intorno non è certo d'aiuto per la serenità del clima, pur essendo chiaro a Perez per primo quale sarà il suo futuro nel 2025.
È difficile immaginare una mossa radicale che sostituisca Checo prima della fine del campionato, tuttavia, se Lawson dovesse trovare l'efficacia di Austin e la Williams accettare di cedere Colapinto in Racing Bulls, allora lo scenario 2025 pare molto più chiaro per una Red Bull che desideri davvero cambiare.
Horner, che dopo il GP del Messico ha chiamato a colloquio Lawson, sottolinea quanto non sia stata la domenica attesa per il duo del team di Faenza.
"I ragazzi di Racing Bulls non hanno avuto nemmeno una gran giornata, è incredibile quanto in fretta possa cambiare il mondo in 7 giorni appena. Ci sarà sempre l'osservazione e arriverà il momento in cui andranno prese decisioni difficili.
Adesso siamo terzi nel mondiale Costruttori, la nostra determinazione è sul provare a tornare in una posizione vincente ma sarà un'impresa ardua nelle prossime quattro gare".
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