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George Russell e i colleghi della GPDA si fanno sentire, basta sanzioni per parole fuori posto e sorpattutto... come viene investito quel denaro?
7 nov 2024 (Aggiornato alle 16:26)
È stato pubblicato questa mattina il primo comunicato ufficiale della GPDA (Grand Prix Driver' Association) sull'account ufficiale di Instagram. Si tratta di un testo contro il presidente della FIA Mohamed Ben Sulayem in cui i piloti si lamentano circa le misure assai restrittive sul linguaggio e sull'abbigliamento in pista. Inoltre, i protagonisti della F1 si sono interrogati circa la trasparenza con cui la Federazione investe i fondi ottenuti dalle sanzioni.
Nel testo pubblicato oggi, i piloti della F1 contestano le misure assai severe che la Federazione sta assumendo circa il linguaggio scurrile utilizzato dai piloti in conferenza stampa, nei team radio e in tutte le occasioni pubbliche all'interno del paddock. Di recente, infatti, piloti come Max Verstappen e Charles Leclerc sono stati sanzionati per aver utilizzato il termine "f**k". L'olandese è dovrà svolgere dei servizi socialmente utili, il ferrarista dovrà versare invece una sanzione di 10 mila €, le scuse del monegasco avrebbero rappresentato un'attenuante per i commissari.
"I nostri membri sono ploti professionisti che gareggiano in F1, l'apice del motorsport inernazionale. [...] Per quanto riguarda le parolacce, c'è una differenza tra le parolacce che hanno lo scopo di insultare gli altri e le parolacce più informali, come quelle che si possono usare per descrivere il maltempo o un oggetto inanimato come una macchina di Formula 1 o una situazione di guida. Invitiamo il Presidente della FIA a considerare anche il suo tono e il suo linguaggio quando parla con i nostri piloti membri, o addirittura di loro, sia in un forum pubblico che in altro modo."
Così, George Rusell e colleghi hanno espresso il loro disappunto circa quanto sta accadendo da alcune settimane nel paddock.
I piloti hanno poi continuato il comunicato facendo riferimento al divieto di indossare gioielli durante le gare e di dover tassativamente utilizzare biancheria intima ignifuga.
"Inoltre, i nostri membri sono adulti, non hanno bisogno di ricevere istruzioni tramite i media, su questioni banali come indossare gioielli e mutande."
Nel testo, i piloti hanno attaccato Sulayem anche sul piano economico. I professionisti hanno infatti espresso i loro dubbi circa le multe finanziarie con cui spesso vengono puniti gli atleti.
"La GPDA ha espresso, in innumerevoli occasioni, la sua opinione che le multe monetarie ai piloti non siano appropriate per il nostro Sport. Negli ultimi 3 anni, abbiamo chiesto al Presidente della FIA di condividere i dettagli e la strategia su come vengono assegnate le multe finanziarie della FIA e dove vengono spesi i fondi. Abbiamo anche trasmesso le nostre preoccupazioni sull'immagine negativa che le multe finanziarie portano allo Sport. Chiediamo ancora una volta che il Presidente della FIA fornisca trasparenza finanziaria e un dialogo diretto e aperto con noi. Tutte le parti interessate (FIA, F1, i Team e la GPDA) dovrebbero determinare congiuntamente come e dove vengono spesi i soldi a beneficio del nostro Sport."
L'Associazione dei piloti ha infine ammesso di essere disposta ad un rapporto costruttivo con tutti gli stakeholder incluso Sulayem per promuovere la F1 per tutti coloro che ci lavorano e che la amano.
"La GPDA desidera collaborare in modo costruttivo con tutti gli stakeholder, incluso il Presidente della FIA, per promuovere il nostro grande Sport a beneficio di tutti coloro che ci lavorano, lo pagano, lo guardano e, in effetti, lo amano. Stiamo facendo la nostra parte."
Ma cos'è la GPDA? Si tratta della Grand Prix Driver' Association, una sorta di "sindacato dei piloti" nato nel 1961 per ottenere la rappresentanza nel Comitato Sportivo Internazionale della FIA, che in quegli anni si occupava della sicurezza di piloti e spettatori. Il primo presidente fu Stirling Moss, ma il periodo in cui l'associazione fu più attiva è quello in cui era presiedata da Jackie Stewart. Durante la seconda metà degli anni '60, infatti, i piloti cominciarono a sollevare il problema della sicurezza in pista ottenendo l'annullamento di alcuni GP a causa di circuiti troppo pericolosi.
Il progetto dell'associazione fu abbandonato nel 1982 e poi ripreso nel 1994, anno della scomparsa di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger e dell'incidente di Rubens Barrichello nel GP di San Marino. Dal 1996 l'associazione è diventata una società vera e propria. L'attuale presidente è Alexander Wurz, i direttori George Russell e Anastasia Fowle.
Dopo diverse settimane di polemiche, i piloti hanno deiciso di far sentire la propria voce. Riusciranno George Russell e gli altri membri della griglia a raggiungere un accordo con Sulayem?
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