Tra le opzioni considerate dal team per il secondo sedile, anche Mick Schumacher. Ma sarà un'altra stagione lontano dalla F1 per il tedesco. Binotto si interroga: perché Mercedes gli ha preferito Antonelli?
Inizierà il lavoro in vista 2025 dai test post-Abu Dhabi, Gabriel Bortoleto in Sauber Audi. Il lungo processo di selezione del team di Ingolstadt intorno al secondo sedile, dopo aver annunciato Nico Hulkenberg e incassato il no del corteggiatissimo Carlos Sainz, ha puntato sulla "linea verde".
Dalla conferma di Bottas, alla valutazione di Mick Schumacher, sono stati vari i nomi transitati nel radar del team. Alla fine, all in su Bortoleto. Pilota supportato da McLaren, il team di Woking lo libererà a fine anno per consentirgli di proseguire sotto i colori Audi e costruire un percorso da titolare.
Questo porta Mick Schumacher a un altro anno distante dalla Formula 1, da verificare con quale ruolo in Mercedes - dove si è affacciata l'ipotesi di un ritorno di Valtteri Bottas, quale terzo pilota - e con un programma sportivo che lo vedrà probabilmente confermare la partecipazione al programma WEC Alpine.
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Sfuma un'opportunità di rientro nel mondiale, dopo gli accostamenti in passato alla Williams e la "bocciatura" ricevuta da James Vowles, per Schumacher.
"Abbiamo avuto diversi colloqui ed era sicuramente un forte candidato. Lo conosco molto bene dal passato, ne conosco i punti forti e, forse, anche i punti deboli. Sarebbe stata sicuramente una buona scelta. C'erano molti candidati", ha commentato Mattia Binotto, intervistato da RacingNews365, sulla mancata scelta di Schumacher.
"Ci sono momenti in cui devi arrivare a una decisione e non penso ci sia stato un motivo particolare, abbiamo semplicemente scelto di andare con Gabi".
Poi, una frecciata all'indirizzo di Toto Wolff. Dall'annuncio di Hamilton in Ferrari, a inizio febbraio, nel radar dei nomi papabili per la sostituzione dell'inglese non è mai seriamente entrato Mick Schumacher, pur essendo terzo pilota del team.
"Dovreste fare la stessa domanda a Toto, sul perché abbia firmato con Kimi e non con Mick", rilancia Binotto.
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