Un uomo, un pilota, un sogno, sono già passati 10 anni dal debutto di Sebastian Vettel con la Ferrari. Ripercorriamo insieme le emozioni e le speranze del numero 5 a Maranello
"Il mio primo giorno in Ferrari" era questa la scritta sul casco che Sebastian Vettel indossava a Fiorano nella prima sessione di test a bordo della Rossa. Il tedesco aveva sognato quel momento per tutta la sua vita.
Sin dai tempi dei kart ogni bambino ha un solo obiettivo: guidare la macchina rossa. Lo ha dichiarato mille volte Charles Leclerc, che tifava la vettura del Cavallino Rampante nella sua Monaco e lo ha dimostrato Lewis Hamilton, che dopo 11 anni lascerà la Mercedes per arrivare a Maranello.
E così Seb ci era riuscito: dopo 4 mondiali vinti con la Red Bull aveva finalemente il suo sedile in Ferrari. Obiettivo? Vincere il titolo iridato con la Rossa.
Il percorso di Vettel a Maranello può essere visto come una lunga storia d'amore fatta di alti e bassi e finita in modo amaro e doloroso, come quando ci si ama ancora ma le circostanze impongono strade diverse.
E fu così che Seb trascorse 5 anni nel team dei suoi sogni senza mai brillare davvero ma lasciando un segno indelebile nel cuore dei tifosi. Eppure il 2015, l'anno del debutto, sembrava aver portato a Maranello un astro nascente. Il tedesco concluse la stagione al terzo posto nel mondiale piloti, dietro a Lewis Hamilton e Nico Rosberg vincedo tre gare totalizzando ben 13 podi. L'anno successivo il tedesco si trova costretto ad affrontare una stagione senza neanche una vittoria, è il culmine di un periodo difficilissimo per la Ferrari, che rivivrà come il peggiore degli incubi nel 2020 al fianco di Charles Leclerc.
Il giovane "predestinato" renderà al tedesco la situazione ancora più complicata. Con un astro nascente nello stesso box, amato dai tifosi e determinato a vincere, è difficile riuscire ad emergere e continuare a lottare. Leclerc sembra l'uomo guisto al momento giusto: trionfa a Monza regalando ai ferraisti un sogno che mancava da ben 9 anni (l'ultima vittoria in Italia era stata firmata da Alonso nel 2010) e conquista il cuore di tutti. Quando il futuro arriva il passato può solo stare a guardare ed anche un pilota da 4 titoli mondiali è costretto a cedere il posto al "giovane favoloso".
Dopo un 2017 spento e un 2018 caratterizzato da una pesante crisi interna con la scomparsa di Sergio Marchionne, il 2019 vede una solo primo posto: il GP di Singapore, vittoria iconica conquistata con quella forza che ha sempre caratterizzato il numero 5.
Autore di simpatici team radio, amato da tutto il team e dai tifosi, Seb ha regalato alla Ferrari la speranza di un sogno. La Ferrari non è riuscita a dargli il quinto titolo mondiale, lui non ha saputo portare il trionfo a Maranello, così si conclude la storia d'amore con la Rossa. Ma oggi celebriamo l'inizio del sogno, il momento in cui Vettel ha guidato per la prima volta la vettura del Cavallino. Speranze, gioia, l'inizio del desiderio, Seb ha regalato alla F1 una bella lezione. Ci ha insegnato che, nonostante la vita non vada sempre secondo i nostri piani, non si deve mai perdere il sorriso, quel sorriso che ha regalato per anni a tifosi e non solo nonostante la Ferrari non riuscisse a vincere.
Oggi, come il giorno in cui Sebastian è arrivato a Maranello, la speranza di vedere la Ferrari triofare è alle stelle. Leclerc e Sainz riusciranno a riportare in Italia il titolo costruttori?
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