Dalla SF-23 l'inglese si metterà al volante della Ferrari SF-24 in configurazione modificata. I test Pirelli impiegano muletti adattati per simulare in parte le caratteristiche delle monoposto 2026
Tutti a Barcellona, aspettando il Bahrain. Sono molte le squadre ad aver scelto il Montmelò per tornare a girare in pista, con sessioni private e macchine 2023, in vista della ripartenza del campionato e della sessione di test ufficiali che si terrà dal 26 al 28 febbraio in Bahrain.
Ferrari e Sauber la scorsa settimana, Williams in queste ore e, tra martedì e mercoledì, di nuovo Ferrari e McLaren ma in una cornice diversa. Sarà quella dei test Pirelli, mirati allo sviluppo delle gomme 2026. Ultimata la prima sessione dedicata alle gomme da bagnato, condotta con McLaren al Paul Ricard tra 29 e 30 gennaio, si passa allo sviluppo delle slick.
Un percorso che vedrà tutte le squadre coinvolte nei prossimi 9 mesi, quelli che porteranno a definire le costruzioni e mescole delle nuove gomme da 18 pollici.
Anche la Ferrari girerà con la SF-24 approntata in configurazione muletto e per Hamilton sarà la prima occasione al volante, dopo i test svolti con la SF-23. I test Pirelli avvengono con un programma di lavoro definito dal gommista, sia per la lunghezza degli stint che per i carichi di carburante e, ovviamente, le mescole da provare. Tutte le squadre impegnate nei test non sono a conoscenza della tipologia di prodotto sulla quale lavora Pirelli.
I muletti impiegati in questi test gomme sono monoposto modificate rispetto alle specifiche 2024. L'esigenza di mettere alla prova le gomme nelle condizioni le più possibili vicine alla realtà che andrà in pista nel 2026 concede la realizzazione di alcune modifiche, anzitutto alla veste aerodinamica. Tendenzialmente, l'adozione di ali più scariche rispetto a una configurazione 2024, in vista dei progetti '26 che saranno dotati di aerodinamica attiva e con una configurazione a basso drag che contraddistinguerà l'assetto in rettilineo.
Saranno macchine anche più strette, corte e leggere (-30 kg), scenario che permette ai team di girare con i muletti nella veste più leggera possibile, rimuovendo la zavorra necessaria fino allo scorso anno per rientrare nel peso minimo di 798 kg.
Hamilton guiderà, quindi, una Ferrari solo in parte simile alla SF-24, visti gli adeguamenti apportati al muletto.
Successivamente alla due giorni di test ai quali parteciperà anche la McLaren, Pirelli tornerà in pista, ancora in Spagna ma a Jerez, il 12 e 13 febbraio. Due giornate al lavoro con Alpine, affiancata in una giornata da Mercedes, nell'altra ancora da McLaren.
Le gomme Pirelli 2026, sebbene ancora su cerchi da 18 pollici di diametro, avranno un battistrada 3 centimetri più stretto sia all'avantreno che al retrotreno. In aggiunta, cambierà il profilo della spalla e l'altezza del fianco del pneumatico.
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