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Sainz: ho scelto Williams seguendo l'istinto

Per Carlos è iniziata un'avventura ricca di interrogativi e sfide, da valutare sul medio periodo nel successo che potrà avere. Sainz racconta come abbia cambiato prospettiva nel decidere il proprio futuro

Dovesse avere ragione lui, alla fine, gli andrà riconosciuto il titolo di rabdomante del successo. Carlos Sainz è tornato sui motivi che lo hanno spinto a puntare sul progetto Williams, a fare diversi passi indietro rispetto alla posizione guadagnata in Ferrari.

Le alternative al vertice, Red Bull e Mercedes, non si sono rivelate delle opzioni praticabili, di certo non per un'assenza di volontà di Carlos. Sul tavolo restavano le opzioni del progetto Audi, mai pienamente convincente agli occhi del forte pilota di Madrid, e l'alternativa Alpine, oltre alla corte fatta da Williams.

Persone e progetto: i fattori decisivi

Perché la scelta è ricaduta sul team di Grove? Sainz lo ha ribadito davanti ai dipendenti in fabbrica, in occasione della prima visita per realizzare il sedile e prepararsi alla successiva sessione di test privati condotta a Barcellona la scorsa settimana.

"È davvero entusiasmante trovarmi qui e iniziare a lavorare con tutti voi. Perché ho scelto la Williams? Quello che per me era fondamentale non era solo il breve periodo. All'inizio, quando dovevo prendere una decisione così importante, ero molto concentrato su quale squadra sarebbe stata veloce nel 2025, chi avrebbe avuto più carico sulla monoposto... Alla fine ho capito che la mia decisione doveva essere basata su due cose: il progetto e le persone. 

Quando ho iniziato a discutere con James ed entrare più nei dettagli, ho capito che aveva messo insieme un progetto molto forte qui alla Williams. Stava formando una squadra dotata di una visione, di un progetto, insieme con Dorilton Capital per riportare questa squadra davanti. E con una forte leadership", le parole di Carlos.

Williams come la McLaren: una scelta d'istinto

"È stata una visione che mi ha fatto innamorare subito del progetto e fidarmi della sua leadership. Quando parlo delle persone, lui ne fa parte. 

Ricordo che, quando lasciai la McLaren, pensavo davvero vi fossero delle ottime persone lì e che in futuro avrebbero potuto vincere un campionato. McLaren lo scorso anno è diventata campione e allora mi sono detto: devo fidarmi del mio istinto, so che la Williams ha un buon progetto e ha il supporto e le persone. Questa combinazione di fattori mi ha fatto scegliere la Williams e unirmi a voi".

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