Hamilton: che emozione ritrovare Angela!

Hamilton: che emozione ritrovare Angela!© Getty Images

Lewis racconta il ritorno al suo fianco di una delle persone più fidate, parla del lavoro di inserimento in Ferrari, dei tempi per sviluppare il rapporto e come sia stato un mese ideale nell'ambientamento nel team

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F.P.

03.03.2025 ( Aggiornata il 03.03.2025 09:46 )

Saranno giorni intensi di lavoro quelli della Ferrari rientrata a Maranello dopo i test in Bahrain. Al lavoro per mettere a punto la SF-25 e ritrovarla in pista, una volta a Melbourne, in condizioni più competitive e più vicine alle risposte cercate da Leclerc e Hamilton. Frenata, inserimento in curva, comportamento del posteriore, saranno le aree tematiche al centro dell'attività.

Tappe necessarie per un progetto molto diverso rispetto al passato e sul quale imparare come estrarre tutto il potenziale. Diversi rispetto al passato, per Lewis Hamilton, sono anche i termini per individuare parti della monoposto sulle quali concentrare il lavoro di messa a punto.

Hamilton: componenti, termini e l'importanza di capirsi

Una fase a suo modo di studio e integrazione al team: "Ci saranno anche dei nomi diversi, ma il rollio è sempre rollio. La barra antirollio è sempre la barra antirollio, è su altre parti della geometria che usano parole diverse. Quindi ho tutto sul mio computer e sto studiando giorno e notte, per essere sicuro di capire quando parlano di questi diversi componenti. Ho lavorato per 12 anni in un altro posto dove, capite, si parlava delle stesse cose ed ero abituato a certi termini.  

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So esattamente cosa intendono ma ogni volta che ne parlano nel debrief mi chiedo che parte sia e se l’abbia capita. Quindi, è una parte del processo di apprendimento, è tutto nuovo e rende le cose  eccitanti; questi aspetti mi piacciono molto".

Giorni fondamentali per costruire il rapporto con la Ferrari

Lewis ha approfondito il lavoro svolto nel primo mese e mezzo da pilota Ferrari, facendo riferimento anche al fuoripista avuto a Barcellona. A suo modo un "contrattempo" anch'esso necessario. "Credo che il modo in cui si inizia sia spesso molto importante. Penso che quest'ultimo mese non sarebbe potuto andare diversamente né andare meglio. Dovevano accadere cose lungo il percorso, cose come Barcellona.

I giorni che abbiamo trascorso sono stati importanti e sono serviti a costruire le fondamenta. Anche se ho accennato al fatto che abbiamo dovuto racchiudere molte cose in poco tempo, non abbiamo affrettato i tempi. Ci siamo comunque presi un po' di tempo, abbiamo lavorato sodo in giornate che sono state molto, molto lunghe, ma è per questo che siamo qui.

Credo proprio che tutto questo darà i suoi frutti in futuro: il lavoro svolto, l'attenzione, la comunicazione, i cambiamenti che abbiamo apportato. Ce ne saranno altri nei prossimi 6-8 mesi, perché la situazione sarà in continua evoluzione. Sento che siamo in perfetta sintonia e sento che è stato facile entrare in sintonia con la squadra. Non mi è sembrato di doverlo forzare le cose, tutto è successo nei suoi tempi e mi sento a casa".

Bentrovata Angela

Una sintonia mai scomparsa, nonostante l'assenza, quella con Angela Cullen. La fisioterapista neozelandese è tornata al fianco di Lewis per l'avventura in Ferrari e sulla "coppia" ritrovata Hamilton ha spiegato: "In generale, ho avuto una base di persone al mio fianco molto buona e per molti anni. Ho ancora tutti gli elementi della squadra che avevo con me l'anno scorso, ho aggiunto Angie. Con lei ho un ottimo rapporto, ci conosciamo da molto tempo e ne abbiamo passate tante insieme.

Si è presa un paio d'anni di pausa e ha trascorso un po' di tempo con la sua famiglia, andando alla scoperta del mondo. Quando le ho chiesto di iniziare questo nuovo capitolo e ha accettato, è stato un momento davvero emozionante. In quest'ultimo mese insieme ci siamo divertiti un mondo".

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