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La notizia della scomparsa dell'ex fondatore e proprietario del team Jordan ha scosso la Formula 1 in Cina. Pochi mesi fa annunciava la malattia
F.P.
20 mar 2025
Pochi mesi fa, nel dicembre del 2024, rivelava la malattia, la diagnosi di una forma aggressiva di cancro che, nel giovedì del GP di Cina, se l’è portato via.
Eddie Jordan è scomparso all’età di 76 anni, più di trenta trascorsi in pista, dai kart all’ingresso nel 1991 in Formula 1 con un team che sarà in grado di lasciare il segno per molti versi.
A dare notizia della morta di Jordan è stata la famiglia, con una nota. "E' con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa di Eddie Jordan OBE, l'ex proprietario del team di F1, il commentatore televisivo e l'imprenditore. Si è spento serenamente con la famiglia al suo fianco a Città del Capo, nelle prime ore del 20 marzo 2025 all'età di 76 anni, dopo aver lottato negli ultimi 12 mesi contro una forma aggressiva di cancro alla prostata.
Ha lavorato fino all'ultimo, comunicando il giorno di San Patrizio le sue ambizioni per il London Irish Rugby Football Club, di cui era diventato recentemente mecenate.
EJ ha portato un'abbondanza di carisma, energia e fascino irlandese ovunque andasse. Tutti noi abbiamo un enorme vuoto senza la sua presenza. Mancherà a tante persone, ma ci lascia tonnellate di bei ricordi che ci faranno sorridere nel nostro dolore”.
Dopo il 2005, anno di cessione della scuderia Jordan, Eddie ha vissuto il Circus nei panni del commentatore televisivo per le tv britanniche, fino all’ultima, recentissima, fase nella quale ha curato da manager gli interessi di Adrian Newey e trattato il passaggio del tecnico inglese da Red Bull ad Aston Martin. Nel 2012 è stato insignito del titolo onorario di OBE, l'Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico.
Irlandese, nato a Dublino, Jordan è scomparso a Città del Capo e avrebbe compiuto 77 anni il prossimo 30 marzo. Impiegato di banca nella sua “prima vita”, è nel 1971 che si avvicina ai kart, poi le formule monoposto negli anni Settanta da pilota, fino a correre nel 1981 la 24 Ore di Le Mans. Due anni prima, nel ’79, dava vita al team Eddie Jordan Racing. Dalle serie propedeutiche alla F1, come la Formula 3 Europea e britannica, passando per la Formula 3000, fa correre piloti come Martin Brundle e Jean Alesi.
Passeranno dalla sua Jordan in Formula 1 Michael e Ralf Schumacher, Alesi, Barrichello, Fisichella, Hill. Ancora: Herbert, Irvine, Trulli, Brundle. Con Frentzen nel 1999 fu in corsa anche per il titolo Piloti, poi chiuso al terzo posto, mentre l’anno precedente, in Belgio a Spa, arrivò la prima vittoria con Hill davanti a Ralf Schumacher: doppietta.
“Siamo profondamente rattristati dalla notizia dell’improvvisa perdita di Eddie Jordan. Con la sua inesauribile energia sapeva sempre come far sorridere le persone, restando sempre autentico e brillante. Eddie è stato il protagonista di un’era della Formula 1 e ci mancherà tanto. In questo momento di dolore, i miei pensieri e quelli dell’intera famiglia della Formula 1 vanno alla sua famiglia e ai suoi cari”, il cordoglio espresso da Stefano Domenicali.
Manifestazioni che non sono mancate sui social, a cominciare da Martin Brundle: “Riposa in pace amico mio. Le mie condoglianze a tutti e a ciascuno della tua adorabile famiglia. Che personaggio. Che rock star. Che pilota. Tanti piloti ti devono tanto, ci hai dato la nostra possibilità e hai creduto in noi”.
RIP my friend. Condolences to each and every one of your lovely family. What a character. What a rock star. What a racer. So many drivers owe you so much, you gave us our chances and believed in us. pic.twitter.com/7yexhsxC0h
— Martin Brundle OBE (@MBrundleF1) March 20, 2025
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