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2 apr 2025
Una carriera tra kart e formula minori sin da bambino e ora l’esordio in Formula 1: Kimi Antonelli a soli 18 anni sta vivendo l’avventura più importante del suo percorso nel motorsport. Nonostante la F1 sia il massimo traguardo in cui un pilota possa sperare e quella di Kimi sia una grande scommessa, la sua sfida più importante quest’anno sarà sui banchi di scuola. Il pilota della Mercedes dovrà infatti affrontare l’esame di maturità.
In una recente intervista rilasciata al podcast The Fast And The Curious, Antonelli ha raccontato la sua esperienza all’ultimo anno di scuola. “Sto frequentando l’ultimo anno di scuola e ho gli esami finali. Sto ancora cercando una data in cui farli , molto difficile al momento.” Così ha dichiarato Kimi parlando del suo quinto anno di scuola superiore. Il pilota ha raccontato quanto sia difficile stare al passo con i programmi scolastici visti i suoi impegni “nell’ultimo anno si è tutto intensificato” dice.
Kimi non segue le lezioni durante la settimana quando si trova a Brackely o in giro per il mondo durante la stagione, ma la scuola lo sta aiutando fornendo lui il materiale necessario per studiare. Fondamentale è anche l’aiuto dei suoi compagni di classe, che lo aiutano a stare al passo con le lezioni. “Dopo l’annuncio i miei compagni erano super eccitati per l’avventura ma mi hanno trattato sempre allo stesso modo, lo apprezzo molto e mi ritengo molto fortunato.” Così Kimi ha descritto il rapporto con i suoi amici di scuola.
Recentemente, una compagna di classe del pilota ha porstato un video sui social che lo ritrae in aula come un comune ragazzo di 18 anni e la scritta “OMG abbiamo un pilota di F1 in classe”. Il contenuto ha fatto il giro del web.
Kimi ha raccontato la sua esperienza con la scuola senza nascondere le difficoltà che sta incontrando nel percorso. Le discipline che preferisce? Inglese ed Educazione Fisica “le mie materie preferite sono inglese perché la conosco molto bene e non devo studiarla e adoro educazione fisica perché ti diverti e basta”. Sorridendo Kimi ha spiegato di non amare la matematica “È una sensazione terribile, non mentirò (fare i compiti di matematica dopo un GP, ndr). In matematica inizi a vedere i numeri e poi vedi solo le lettere [… ] Ma è qualcosa che devo fare, è una materia davvero difficile”. Kimi ha poi nominato George Russell “Se incontrerò George sull’aereo per il Giappone gli chiederò di aiutarmi in matematica” ha dichiarato scherzando.
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Il pilota ha ammesso che la scuola è per li ora un grande impegno “Ad essere onesto, dico sempre che non voglio farlo, ma quando ci ripenso so che è importante e ho fatto così tanti anni di scuola e sarebbe un peccato mollare l'ultimo anno di scuola e anche la mia mamma ci tiene molto, quindi lo farò anche per lei.”
Il sentimento che lega Kimi alle sue origini è forte, si percepisce dalle sue parole e dai momenti “rubati” nel paddock con la sua famiglia.
Le parole del pilota sono l’ennesima dimostrazione che dietro al casco e alla tuta del pilota Mercedes si cela un ragazzo normale, cresciuto in una famiglia presente e con i piedi per terra, che si prepara alla maturità con lo stesso impegno con cui affronta ogni curva: con determinazione, umiltà e la testa sulle spalle.
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