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2 apr 2025
Correre a Suzuka in piena primavera significa vedere da vicino la fioritura dei ciliegi, che l'anno scorso è stata una benedizione per i fotografi: dall'edizione 2024 sono arrivati scatti da urlo, artisticamente parlando. La fioritura dei ciliegi, tuttavia, vale anche come metafora di speranza e augurio, con la leggerezza che sa portare la primavera: può valere per la Ferrari, ma pure per una Red Bull che sfida se stessa e mette in macchina Tsunoda. Il bagno di folla per Yuki è scontato, ma la domanda è: basterà?
Se basterà o no, lo scopriremo solo vivendo. Sarà un fine settimana ricco di spunti, a cominciare proprio dalla mossa della Red Bull. Disperata forse, dato che in pochi mesi (o meglio: dopo due gare), Marko e soci sono stati disposti a rimangiarsi la scelta su Lawson. Per Yuki oneri, onori e pressione: si toglierà la soddisfazione di correre in un top team motorizzato Honda nell'ultimo anno insieme tra Red Bull e Honda, e farlo a Suzuka è una chicca in più, ma è pure una mossa con alcune controindicazioni. Il modellino della sua RB21 tutta bianca e rossa andrà a ruba, almeno nel Sol Levante: l'augurio per lui è che ci sia anche altro di cui parlare dopo la gara, oltre alla suggestione di aver corso in queste condizioni nel GP di casa. In tutto ciò, starà a Max provare a tirare fuori il meglio dalla macchina: di Suzuka Verstappen è uno specialista, guai a sottovalutarlo, soprattutto in caso di pioggia.
Chissà se basta essere specialisti per fermare questa McLaren che a Suzuka, oltre trent'anni fa, tutti tifavano perché spinta dai motori nipponici. Oggi invece è la prima avversaria, nonché principale candidata alla vittoria: se è vero che la MCL39 ha qualcosa da risolvere al retrotreno, la pista giapponese potrebbe addirittura mitigare uno dei pochi difetti del progetto di Woking. Auguri agli altri, insomma, a cominciare dalla Ferrari, che tra Giappone e Bahrain cercherà parecchie risposte per inquadrare la sua stagione: Suzuka può leggermente aiutare per il disegno (la SF-25 pare messa meglio all'avantreno che al retrotreno), a Sakhir invece arriveranno i primi raffronti tra i dati dei test e quelli delle gare, con cui poter fare confronti significativi.
Suzuka è tecnica e storia insieme. Una pista stupenda, resa affascinante dai suoi curvoni veloci che la rendono una "galleria del vento" a cielo aperto. Avere un'aerodinamica che funziona qui significa avere un'aerodinamica che funziona ovunque, perché le "esse" del primo settore non mentono. Tra una riasfaltatura e l'altra (da tenere d'occhio), tra il debutto della C1 ed il meteo ancora incerto al momento di scrivere, l'attualità si accompagna alla storia, sul tracciato di proprietà della Honda. Decenni di battaglie, lotte, sorpassi ed emozioni, il tutto senza scadere nella banalità e nella scontatezza, perché banale e scontata Suzuka non lo è mai. E' sempre un weekend magico, quello giapponese: il pubblico, parte integrante dell'evento, quest'anno ha un motivo in più per essere caldo, come abbiamo detto in apertura. Se siete tra quelli che aspettate questo fine settimana tutto l'anno, e se siete tra quelli che reputano quella del Sol Levante la più bella pista del calendario, tranquilli: siete in buona compagnia.
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