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F1 GP Giappone: cosa può fare la Ferrari in gara

Entrambi i piloti hanno mancato il giro ideale, ora si va in gara tra speranze e opportunità: Mercedes il target reale per due SF-25 leggermente diverse nel set-up
F1 GP Giappone: cosa può fare la Ferrari in gara
© Getty Images

Matteo NovembriniMatteo Novembrini

5 apr 2025 (Aggiornato alle 09:24)

C'è un rammarico di base, che accompagna le analisi della Ferrari per le qualifiche di Suzuka: Leclerc e Verstappen hanno fatto delle qualifiche "a braccetto", sempre in linea con i tempi, fino a quando Max non ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. Ciò significa che la Rossa aveva il potenziale per fare la pole position nel Gran Premio del Giappone?

Mancato il colpo alla Max, ma...

La risposta è no, perché rileggendo tutti i migliori settori emerge in maniera prepotente come fosse la McLaren la macchina da battere. Tuttavia, c'è il dispiacere per non aver trovato il guizzo finale, che più che guizzo sarebbe meglio chiamare "magia", ovvero quella riuscita a Max Verstappen e nessun altro nel sabato di Suzuka. Tra gli "umani", Leclerc ha fatto il massimo che poteva, mentre è su Hamilton che il discorso pende dal lato negativo della bilancia: anche Hammer tra Q1 e Q2 è stato in linea con i tempi di Leclerc, ma nella fase decisiva della qualifica non ha trovato i riferimenti giusti e così la sua qualifica piange: 8° posto, quattro posizioni indietro rispetto al monegasco. Se Charles ha massimizzato il mezzo a disposizione, lo stesso non ha fatto Lewis, che proverà a recuperare in gara.

Sottosterzo per la SF-25

Non è una questione di piloti, ovviamente, perché oggi la Ferrari deve interrogarsi soprattutto sulla macchina. Ed in una pista come Suzuka, che mette alla prova i fondamentali di una vettura, è chiaro che la SF-25 abbia qualcosa da recuperare alla McLaren. Un punto in comune tra i due piloti nel sabato giapponese è stato il sottosterzo, di cui si sono lamentati entrambi i piloti per tutto il weekend, con interventi sull'ala anteriore proseguiti anche in qualifica. Un segnale che a livello di bilanciamento questa SF-25 è molto sensibile, e bisogna lavorare di fino non solo tra una sessione e l'altra, ma pure all'interno della stessa sessione, alla minima variazione di temperatura o vento. 

Mancato il giro ideale

"Non abbiamo messo tutto insieme nel Q3, abbiamo fatto meglio in Q1 e Q2", è stato il succo dell'intervento di Vasseur ai microfoni di Sky. Il team principal ha sottolineato come le Rosse siano mancate in Q3, proprio in virtù di quanto detto nei paragrafi precedenti. Nessuno dei due piloti, in Q3, ha trovato il giro ideale: Leclerc rispetto al giro ideale ha pagato 12 centesimi, Hamilton addirittura il doppio (circa due decimi e mezzo), e se per Charles sarebbe stata comunque una quarta posizione, Lewis avrebbe avuto il potenziale per chiudere almeno sesto, ovvero una fila piena più avanti. Su una pista difficile per i sorpassi come quella nipponica, ogni posizione può contare. Leclerc ha perso prevalentemente all'ultima chicane ("ma non sarebbe cambiato nulla, avremmo fatto comunque P4" ha specificato Vasseur), mentre Hammer avrebbe potuto fare qualcosa di più lungo tutto il giro, ma anche per lui il terzo settore è da rivedere.

Prospettive in gara: tra speranze e opportunità

Il risultato della qualifica ovviamente delude ma fino ad un certo punto. Leclerc ha detto "sapevamo di non poter fare un miracolo", ma anche aggiunto che "oggi è comunque uno step avanti rispetto a ieri", dando uno spiraglio di ottimismo. Interessante pure ciò che ha detto Hamilton: "La direzione di assetto presa da Charles è migliore per la qualifica, spero che la mia paghi in gara".  A proposito di assetto, Lewis ha confermato quanto già si sospettava: "Giriamo più alti di quanto vorremmo".

Insomma, le due SF-25 pare abbiano fatto alcune scelte differenti a livello di assetto. In gara, in condizioni normali, gli obiettivi sono chiari: Leclerc proverà a difendere almeno la quarta posizione, Hamilton proverà a recuperare e battagliare con le Mercedes, ammesso e non concesso che le W16 siano alla portata delle Ferrari. In un weekend in cui le simulazioni di passo gara sono state pochissime, è giusto mantenere un grosso punto interrogativo sui rapporti di forza che vedremo domenica, a maggior ragione con un meteo così incerto: se pioverà in gara la corsa potrebbe assumere sembianze imprevedibile, ma anche se piovesse di notte, asciugandosi in tempo per la gara, darebbe a team e piloti un asfalto molto diverso rispetto a quello affrontato finora.

Dunque, occhi aperti per la gara: se ci saranno opportunità, la Rossa avrà l'obbligo di coglierle.

La griglia di partenza del GP del Giappone

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