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Senna, asta record per il casco di Spa 1992 e l'incidente di Comas

Il valore raggiunto all'asta di RM Sotheby's è il più alto di sempre per un casco da corsa. Ecco cos'ha di speciale l'elmetto Shoei indossato da Ayrton
Senna, asta record per il casco di Spa 1992 e l'incidente di Comas
© N.Fraser/RM Sotheby's

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

30 apr 2025

Al cambio attuale sterlina-euro, fanno oltre 847 mila euro, valore al quale sommare il premio d’asta. È il nuovo record stabilito dalla vendita di un casco da corsa, a un’asta di RM Sotheby’s. Il casco in questione è quello di Ayrton Senna, una specifica particolare per caratteristiche tecniche e per storia. Che vedremo a breve.

Con 847 mila euro diventa il casco di maggior valore a essere stato battuto a un’asta, supera i 306 mila euro totalizzati nel 2023 dall’asta sul casco di Charles Leclerc - con il ricavato allora destinato in beneficienza, alla popolazione dell’Emilia Romagna, colpita dall’alluvione -.

Da Bell a Rheos fino a Shoei

Il 1992 segna  il passaggio di Senna ai caschi dell’azienda giapponese Shoei, specialista noto per la produzione di caschi motociclistici. Nel 1990 e 1991, Magic aveva usato caschi Rheos, mentre tra il 1984 e il 1989 si era affidato alla Bell.

Con Shoei, nel corso del 1992, arriva la versione alleggerita del modello X-4, da 1.380 grammi contro i 1.500-1.600 grammi della specifica “base”. E' quella battuta all'asta, completa  della borsa Arai e del sistema radio per comunicare con i box.

GP del Belgio 1992, un gesto entrato nella storia

Bene, ma cos’ha di particolare il casco per valere tanto? Si tratta dell’esemplare indossato da Senna nel week end del Gran Premio del Belgio, ovvero, dell’appuntamento in cui si rese protagonista, al venerdì delle prove, del gesto entrato nella storia. Eric Comas ebbe un incidente a Blanchimont, al volante della sua Ligier-Renault e perse i sensi. Rimase con il piede sull’acceleratore, il motore a girare in pieno e il rischio che si sviluppasse un incendio. Senna fu il primo a passare pochi secondi dopo l’incidente. Fermò la propria McLaren, scese dalla monoposto e corse verso la Ligier per tagliare l’alimentazione al motore e prestare i primi soccorsi al pilota, sorreggendo il casco in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Gesti mai dimenticati dal pilota francese.

 

 

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