Lo abbiamo visto sorseggiare il mate (bevanda tipica argentina) nel paddock della Formula 1 sperando, un giorno, di poter ottenere il sedile che tanto bramava dalle retrovie. Oggi quel giorno è arrivato e Franco Colapinto è il nuovo titolare di Alpine al fianco di Pierre Gasly. Dopo ben 5 gare senza conquistare punti, la scuderia di Briatore ha deciso di puntare tutto sul nuovo talento argentino ai danni di Jack Doohan, ora terzo pilota.
Classe 2003, Colapinto era approdato in F1 a soli 21 anni a bordo della Williams, in sostituzione di Logan Sargeant, che da tempo non soddisfaceva più le aspettative del team inglese.
La passione per il mondo dei motori era nata in famiglia: il padre di Franco, Anibal Colapinto, era stato pilota di Turismo e di altre categorie in Argentina, oltre ad aver fondato una scuderia nel TC (Turismo Carretera, celebre competizione di stock car). Il mondo delle corse automobilistiche aveva affascinato fin da subito il giovane Franco, che a 9 anni aveva iniziato a correre con i kart, vincendo il campionato argentino nel 2016 e partecipando, due anni dopo, a quello europeo sotto la supervisione di Lucas Benamo, ex pilota della scuderia paterna e campione di Formula Renault argentina nel 2005.
Dopo 9 gare nella massima competizione, con 5 punti e 2 ritiri, il pilota ha dismostrato di avere del potenziale, che andrebbe coltivato nel tempo per fiorire davvero.
Nonostante il talento e l'esperienza del giovane pilota, Colapinto ha i "giorni contati" in Alpine. L'argentino, infatti ha solo fino al GP dell'Austria per dimostrare al team di avere la stoffa per mantenere il sedile. Queste 5 gare saranno fondamentali, Franco è chiamato a portare punti e risultati soddisfacenti per non dover tornare a seguire le gare da spettatore.
Franco Colapinto ha passato anni a rincorrere un sogno tra i kart, i paddock e i voli intercontinentali. Ora che quel sogno ha finalmente un volante, un casco e una tuta ufficiale Alpine, sa che il vero banco di prova non è più entrare in Formula 1, ma restarci. Cinque gare, cinque occasioni per dimostrare di non essere solo un volto nuovo, ma una certezza per il futuro. Perché nel mondo del motorsport, il talento apre le porte, ma solo i risultati portano avanti la storia.
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