Temi caldi
19 mag 2025 (Aggiornato alle 10:22)
La partenza è roba che vale un saggio di guida, anche solo per la sensibilità che riesce a dimostrare al volante: è unico nel trovare il limite in questa maniera. Tutta roba che fa la differenza, in una gara in cui era fondamentale girare al comando dopo il Tamburello. Insomma, un altro successo farina del suo sacco, anche se c’è da dire che la RB21 vista all’opera ad Imola non era per niente male: la scalata è ancora lunga, ma forse hanno intrapreso, finalmente e dopo mesi, la strada tecnica giusta. Dal canto suo, poker consecutivo ad Imola: non ci era mai riuscito nessuno.
Se togliamo la sprint in Cina, di gran lunga la miglior giornata della sua annata. Dopo la gara sorride, saluta il pubblico, parla di buone sensazioni, sottolinea il bel lavoro fatto con Adami, pare insomma disteso dopo troppe giornate grigie. Chiariamo, parliamo pur sempre di un 4° posto e di una Ferrari terza forza, che riscatta solo a metà un fine settimana difficile: se l’euforia non abita qui, quantomeno un sorriso dopo un weekend che sabato sembrava già finito.
Meritava indubbiamente qualcosa in più del 6° posto. Non lo premiano le neutralizzazioni, che gli complicano la vita ma non cancellano la giornata da protagonista con cui ricambia un affetto del pubblico mai scemato, nonostante la delusione del sabato. Alla fine, è lui che sceglie di tirare dritto senza mettere la soft: appena vede Hamilton rientrare, capisce che dovrebbe accodarsi e decide che non ne vale la pena. Per cui, resta in pista con la hard usata (non aveva altre gomme di altre mescole, se non appunto una soft) con l’unica strategia che gli rimane: lottare. Stoico. E da applausi.
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