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Ferrari a mezzo secondo da McLaren, con la strategia si punta al podio: Leclerc d'accordo con la scelta gomme

Sin dalle FP3 la Ferrari ha preso decisioni tattiche in vista della gara, con Leclerc d'accordo con team; il distacco da McLaren fa male, ma in gara si proverà a recuperare
Ferrari a mezzo secondo da McLaren, con la strategia si punta al podio: Leclerc d'accordo con la scelta gomme
© Getty Images

Barcellona non è esattamente la pista migliore per recuperare, anche se si parte a ridosso della prima fila. Per cui, un 5° e 7° posto vuol dire partire nella consapevolezza che ci vorrà qualcosa di più rispetto a chi parte davanti, a cominciare dallo spegnimento dei semafori, per poi giocarsela sulla strategia. E' quello che ha deciso di fare una Ferrari consapevole dei propri limiti, ma forse anche pronta a giocarsi le sue carte per il podio.

I distacchi fanno male: Hamilton a 0"499, Leclerc a 0"585. Sono distacchi inequivocabili, che certificano una volta di più quanto questa SF-25 sia in grande sofferenze rispetto alla prima della classe, la McLaren, con anche Verstappen e Russell davanti a Lewis. E' stato un Q3 in cui Charles ha dovuto fare i conti con un set di gomme morbide in meno, ed anche qui sta una possibile chiave di lettura del sabato ferrarista.

 

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Strategia che comincia nelle... FP3

Nelle libere 3, la Ferrari ha scelto un programma diverso per l'inizio del turno: Leclerc in pista con la soft, Hamilton con una media prima di convergere entrambi sulla soft per la simulazione di qualifica. Questo permette a Charles di affacciarsi con una media in più in gara, ma al tempo stesso significava avere una soft in meno rispetto a Lewis in qualifica. L'esigenza di "smarcare" una soft nuova in Q1, anche se poi non ha condotto in porto il giro, è costato un tentativo in Q3, con Leclerc costretto ad effettuare un solo run nel momento decisivo. La scelta, come affermato dallo stesso pilota, è stata scelta sua, sia quella di non insistere su un set di C3 già rodato ("qui anche un solo giro di rodaggio costa due decimi", ha detto il monegasco) sia quella di non aspettare gli altri per il giro e andar a circa metà Q3.

Entrambe le scelte vanno spiegate: Leclerc è stato d'accordo sia nel "salvare" due set di medie che quel set di soft a malapena utilizzato, perché si prospetta una gara di strategia e gestione e sulla carta questo dà più vantaggi, anche rispetto a partire una fila più avanti. Sempre Leclerc, ha preferito non attendere gli altri per il giro negli ultimi istanti del Q3, andando da solo: col senno di poi sarebbe stato meglio aspettare, perché con le nuvole la temperatura della pista si è abbassata e la pista velocizzata, ma al tempo stesso aspettare gli altri per il giro avrebbe voluto dire esporsi di più ad una eventuale bandiera gialla e quindi partire ancora più indietro.

Gara: ansie e speranze

Verso la gara preoccupazioni e speranze della Ferrari si mischiano, e sono relative agli aggiustamenti fatti dopo le libere 2. Nelle simulazioni del venerdì, infatti, le SF-25 avevano fatto tantissima fatica nel primo "stint", con tempi non in rialzo ma indubbiamente lontani dai primi della classe, ovvero McLaren e Verstappen. Nel secondo stint, ovvero quello effettuato con la soft, in realtà Hamilton non era andato male (ed era andato anche mediamente meglio di Leclerc): la sensazione è che nelle FP2 la Rossa si stesse comportando come tante altre volte ha fatto quest'anno, ovvero trovava competitività una volta scaricata una parte di carburante, indicativamente con il carico di benzina che resta (e va via via a calare) da un terzo di gara in poi.

Considerazioni del venerdì prive di riprova se non direttamente in gara, ma considerazioni che possono fornire una prima chiave di lettura in vista del GP, in cui bisogna tenere in conto le scelte tattiche effettuate sin dal sabato mattina con Leclerc ed Hamilton (per Lewis, d'accordo con il pilota, pare si sia pensato a preservare un set di soft in più perché Hammer sta facendo tendenzialmente più fatica sul giro secco).

 

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Valutazione del weekend solo dopo la bandiera a scacchi

L'analisi della qualifica delle Ferrari dunque non può prescindere dall'esito del GP Spagna di domenica, proprio perché tra l'utilizzo dei set e la scelta di "sacrificare" in teoria qualche posizione ("col senno di poi il 4° posto era fattibile", ha concesso Vasseur) il quadro definitivo emergerà solo dopo la bandiera a scacchi. Il team principal Vasseur, che ha pure sottolineato il lavoro di Hamilton in qualifica pur ammettendo che la mancanza di un set di medie nuove potrebbe farsi sentire, ha ammesso che tutte le scelte del sabato sono state soppesate in una bilancia tra pro e contro e che alcune decisioni sono un azzardo, ma nell'ottica di portare a casa più punti possibili. Dipenderà molto da temperature e posizioni in pista, quindi anche se non soprattutto da quale classifica emergerà dopo la prima curva. McLaren e Verstappen per il podio ne hanno in teoria di più, ma il Cavallino Rampante ci proverà, quantomeno per il podio.

La griglia di partenza

 

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