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Debora Figoli
6 giu 2025
"A nome dei nostri team e piloti, di F1, F2, F3 e della FIA, attraverso la campagna United Against Online Abuse, condanniamo fermamente ogni forma di abuso". Così si apre il comunicato condiviso ieri sera sui canali social ufficiali delle tre categorie, un messaggio forte che riafferma l’impegno del motorsport nella lotta contro l’odio digitale. Recenti episodi di insulti e commenti d’odio rivolti a diversi piloti hanno spinto la FIA a ribadire pubblicamente la propria posizione contro questi comportamenti.
Non è la prima volta che, nella stagione 2025, il mondo del motorsport prende posizione. Già il 19 maggio, il team Alpine aveva condiviso un messaggio analogo: "Incoraggiamo tutti a ricordare che dietro la visiera di questi atleti ci sono persone. Individui con emozioni, famiglia, amici e affetti. Come team, non possiamo tollerare abusi online e invitiamo tutti i fan di questo sport che amiamo a essere gentili e rispettosi". Il comunicato sembra essere una risposta diretta agli attacchi rivolti a Jack Doohan, dopo la sua sostituzione con Franco Colapinto. Una presa di posizione chiara, necessaria per tutelare non solo i piloti ma anche l’immagine e i valori del team.
La FIA ha deciso di intervenire nuovamente in modo deciso su una questione che sta diventando sempre più pressante: "Che tu sia un fan o faccia parte del mondo del motorsport, siamo tutti mossi dalla passione. Al centro di tutto, ci sono degli esseri umani. Invitiamo tutti a mantenere il rispetto verso gli atleti e i loro team".
La lotta all’odio online è uno degli obiettivi centrali della FIA sin dal 2023, anno in cui è stata lanciata l’iniziativa United Against Online Abuse (UAOA). La missione della campagna è chiara: costruire un ambiente online più inclusivo, rispettoso e solidale. Attraverso strategie di prevenzione e interventi mirati, la FIA mira a proteggere i protagonisti del motorsport e a rendere le piattaforme digitali spazi più sicuri per tutti.
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