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Marko e la grande illusione svanita: McLaren resta avanti di 4 decimi

La stretta sulla flessibilità delle ali non ha frenato la competitività della MCL39, Red Bull ha bisogno di una monoposto competitiva ovunque per la sfida al titolo
Marko e la grande illusione svanita: McLaren resta avanti di 4 decimi
© Getty Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

6 giu 2025 (Aggiornato alle 14:59)

Un terzo di campionato alle spalle e alcuni episodi decisivi, da ultimo la battuta d’arresto di Verstappen in Spagna, dove ha conquistato un solo punto, hanno già scritto un copione chiaro e con pochissime variabili ammesse all’andamento del mondiale. Solo McLaren può perdere i due titoli e, una volta aperto il vantaggio su Verstappen a distanza di sicurezza, che sia sfida libera e senza quartiere tra Piastri e Norris.

Nessuna chanche per vincere il Costruttori

Red Bull finora è stata, mediamente, la monoposto più vicina - con Verstappen - alle prestazioni della MCL39, che a Barcellona ha mostrato una competitività inattaccabile in gara. Imola aveva illuso che i valori potessero essere più equilibrati, dopo Miami. Barcellona è intervenuta smentendo subito i diversi rapporti di forza immaginati dopo la vittoria di Verstappen.  “Il bilancio dopo un terzo di stagione non è in linea con le nostre aspettative ed è arrivata la grande disillusione che potessimo avvicinarci a McLaren dopo le restrizioni sulla flessibilità delle ali. Non siamo più vicini, ci mancano ancora 3-4 decimi e speravamo di recuperare a Barcellona ma non è stato così”, il punto fatto da Helmut Marko.

"Siamo 49 punti dietro il leader del campionato, è un gran divario e, se non riusciremo a fare meglio, a un certo punto svaniranno le chance di vittoria del titolo. Nel Costruttori abbiamo già escluso la possibilità di vincere, è qualcosa che si lega, ovviamente, al secondo pilota, perché Tsunoda si sta inserendo lentamente”.

Serve una Red Bull competitiva dappertutto

Non arriveranno grandi novità sulla RB21, dice Marko, piuttosto si andrà avanti per affinamenti e fino al punto in cui la matematica (e il realismo) daranno chance a Verstappen di competere per il mondiale.

“Per vincere il titolo Piloti ci serve una macchina che sia competitiva su tutte le piste e non solo su circuiti specifici: non basta. Contro l’attuale forza McLaren hai una chance solo se tutto va alla perfezione: abbiamo il pilota perfetto ma tutti gli altri fattori devono esserlo: pit-stop, strategia, macchina, usura gomme”.

 

 

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