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F.P.
9 giu 2025
Un anno fa ha superato indenne l’Horner-gate, confermato nel suo ruolo con l’azionista di maggioranza del Gruppo Red Bull a metterci, materialmente, la faccia presenziando al Gran Premio dell’Arabia Saudita e blindando Christian Horner. Adesso, intorno al manager e la sua posizione in Red Bull è un registrare rumours ulteriori, tutti nella direzione di un ruolo che scricchiola.
Secondo le indiscrezioni diffuse dai media olandesi, segnatamente GP Blog, Chalerm Yoovidhya - figura che detiene il 51% di Red Bull, contro il 49% dell’azionariato nelle mani della proprietà austriaca - avrebbe “limitato” i poteri di Horner, tra cui la possibilità di firmare l’ingaggio di nuovi piloti. Competenza che sarebbe esclusiva adesso di Helmut Marko e Oliver Mintzlaff.
Il momento attraversato da Red Bull è difficile per le prestazioni in pista, dove corre fondamentalmente con la sola macchina di Max Verstappen e le prospettive di lotta iridata sono realisticamente basse, vista la competitività della McLaren. C’è poi la coda della vicenda che riguarda Horner su un altro piano, personale, con l’accusa di comportamenti non idonei nei confronti di una dipendente Red Bull. Vicenda che attende una pronuncia in sede legale nel gennaio del 2026.
Immaginare un Horner lontano da Red Bull, dopo 20 anni nei quali ha operato a un livello ben più rilevante del semplice team principal, vorrebbe dire subire un azzeramento per un team che ha già perso importanti e storiche figure nel 2024. Uscite in conseguenza, anche, dell’imbarazzo causato dall’Horner-gate. Di più: avverrebbe in una fase fondamentale, considerato il nuovo ciclo tecnico che partirà nel 2026 e la necessità di dare certezze a Max Verstappen.
Horner, parlando a Barcellona durante il week end di gara, ha chiarito come “il mio impegno è al 100% con Red Bull, lo è sempre stato e sicuramente lo sarà nel lungo termine. Ci sono, come sempre in questo settore, un mucchio di speculazioni, gente che arriva qui, gente che va là”.
Una replica al rumour - molto fantasioso - di un interessamento nei confronti di Horner da parte della Ferrari. “Guardate, è chiaro che essere associato ad altre squadre è sempre lusinghiero.
(…) Le persone in squadra sanno esattamente qual è la situazione e il mio italiano è peggiore dell’inglese di Flavio, quindi, come potrebbe mai funzionare?”.
Potrebbe funzionare, invece, un Horner in Alpine, che è in cerca di un team principal?
“Siamo alla ricerca e al momento non è cambiato nulla. Non vogliamo fare errori e sono pronto a prendermi del tempo. Mettiamola così: quando avremo deciso quale sarà il nuovo team manager ve lo diremo”, le parole di Briatore, protagonista di un botta e risposta con lo stesso Horner, in Spagna. Alla domanda quali caratteristiche dovrebbe avere il nuovo team principal Alpine, Horner si è inserito suggerendo “che costi poco”.
“Che costi poco? No. Stiamo cercando qualcuno e come sai c’è molta gente che può ricoprire questo ruolo”, ancora Briatore. “Cerchiamo qualcuno che sia bravo, che capisca, che voglia fare parte del team. Conosco un po’ di gente che vuole far parte del nuovo percorso di Alpine, decideremo in fretta”.
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