Ventiquattro ore a occhi spalancati per rincorrere ancora una volta un sogno gigantesco: vincere a Le Mans. È una vigilia di adrenalina che scorre a fiumi ed emozioni forti quella che vive la Ferrari in vista dell’edizione 2025 della corsa più famosa del mondo. Dopo due trionfi consecutivi, due imprese straordinarie di incredibile portata storica, il Cavallino ha tutti i riflettori puntati addosso ma anche la grande consapevolezza di potersela giocare fino in fondo in questa gara sempre pronta a regalare sorprese lungo ogni centimetro di questo asfalto che è patrimonio assoluto dell’umanità delle corse. Per la prima volta la 499P sbarca a Le Mans da leader del Mondiale Endurance, grazie ai successi ottenuti in Qatar, Imola e Spa. Assoluta protagonista della gara di durata francese da due anni a questa parte, la Ferrari rappresenta la preda da afferrare per tutti i rivali. Nessuno, finora, è riuscito a batterla a queste latitudini e quindi per tutta l’agguerrita concorrenza spezzare l’egemonia del Cavallino diventa obbiettivo prioritario che conferisce ulteriore carica e rende ancor più complesso il compito della Casa di Maranello. E poi c’è il balance of performance. La vettura che ha vinto le ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans si presenta sul Circuit de La Sarthe con un peso di 1042 kg e una potenza di 515 kW che, superati i 250 km/h, scenderanno del -2,9%, un valore estremamente penalizzante visto i lunghi rettilinei del tracciato francese. Le LMH di Maranello, inoltre, avranno a disposizione un’energia di 896 MJ da utilizzare in ogni singolo stint.

Antonello Coletta sottolinea: «Arriviamo da due successi e pensare di vincere per la terza volta sarebbe qualcosa di unico, un sogno e anche l’occasione per poter tenere la coppa per sempre nella nostra sala dei trofei perché dopo tre vittorie la coppa rimane al Costruttore che ha centrato tre massime affermazioni. Questa è la speranza che abbiamo e stiamo facendo di tutto per arrivare preparati all’appuntamento più importante della stagione con la consapevolezza che non sarà facile. Abbiamo avversari che stanno crescendo sempre più. Le Mans resta non solo la gara più bella del mondo ma anche quella più difficile».

La vittoria alla 24 ore di Le Mans - si sa - vale tutta una stagione. Dominare la corsa- mito rappresenta da sempre un unicum, il “Gronchi rosa” della competizione, la gara che va oltre le dinamiche di un campionato. Ma stavolta per la Ferrari cambia la prospettiva. L’obbiettivo 2025 del Cavallino è quello di rimettere finalmente le mani sul Mondiale Endurance. Le tre vittorie conquistate nei primi tre round del WEC sono già un bel capitale sul quale provare a investire in ottica futura. Insomma la vittoria non è più quel traguardo ossessivo da centrare perché può “salvare” tutta un’an- nata. Stavolta gli uomini della regina possono anche guardare tutta la vicenda, inquadrandola dentro tutta la dinamica del campionato. Ovvio la vittoria rimane l’obbiettivo principale anche a Le Mans. La Ferrari scende sempre in pista per vincere ma sicuramente anche la conquista di un podio sarebbe accolta non diciamo con entusiasmo ma con soddisfazione. Certo la terza affermazione di fila nella meravigliosa maratona francese farebbe riscrivere la storia. Ed è abbastanza evidente che le 499P proveranno fino in fondo a mettere tutti i rivali alle spalle. Il ruolino di marcia delle Ferrari fino a questo momento autorizza a fare pensieri in grande, ma questa è squadra che non fa proclami e cerca sempre di far parlare i risultati. Testa bassa e piedi per terra, quasi un mantra per questo squadrone che fa sognare il popolo della Rossa. Una squadra che incarna fino in fondo lo spirito Ferrari e quello del suo fondatore, fatta da uomini cresciuti in azienda consapevoli della maglia che indossano e di che cosa rappresenta quel marchio in giro per il mondo. Una squadra orgogliosamente italiana capace di far battere il cuore che ancora una volta corre incontro a un sogno con la voglia di farlo avverare. Una squadra che antepone i risultati alle parole, la realtà all’illusione.