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19 giu 2025
Nel paddock di Montreal, tra un turno di libere e un’intervista post-qualifiche, erano diversi i piloti a seguire in tv l’evoluzione della 24 Ore di Le Mans. Difficilmente c’è un’altra gara, un’altra categoria, in grado di catalizzare un uguale livello di curiosità e interesse tra i diretti interessati, i protagonisti al volante.
Attenzione che si è moltiplicata grazie alle scelte compiute con la Classe Hypercar, che hanno attirato molti costruttori ufficiali, al netto delle polemiche e i mal di pancia relativi al meccanismo del Balance of Performance. Necessario con la varietà di soluzioni tecniche presenti in griglia.
Che Max Verstappen sia un attentissimo osservatore dell’Endurance è cosa nota, ancor di più del mondo GT, con una partecipazione alla 24 Ore del Nurburgring o a quella di Spa-Francorchamps che paiono essere appuntamenti solo da “calendarizzare” tra i fitti impegni in Formula 1, per vedere l’olandese al via. Ha girato con la Ferrari 296 GT3 al Nurburgring, ha richiesto la categorizzazione alla FIA del proprio grado di pilota - ricevendo il massimo livello, Platinum -, ha girato con la Aston Martin Vantage GT3 a Spa.
Già, ma un occhio a Le Mans? In passato Verstappen ha raccontato l’intenzione di correrla in futuro, anche se l’assenza di un livellamento del peso tra piloti, rappresentava una condizione di partenza svantaggiosa.
“Provo a seguirla ogni anno e, ovviamente, quando correva Tom (Kristensen, vincitore di 9 Le Mans; ndr) era davvero bella, con diversi costruttori che si spingevano a vicenda. Poi ci sono stati alcuni anni nei quali è stata, diciamo, straordinariamente noiosa e non c’era troppa competizione. Adesso mi pare che sia tornata quella competizione”, le parole di Verstappen agli olandesi di Viaplay.
“E’ chiaro che devi fare i conti con il BoP, a volte ti serve anche un po’ di fortuna ma almeno è straordinario vedere così tante macchine correre al vertice”.
Una partecipazione di Max alla 24 Ore di Le Mans pare essere solo una questione di tempo, di necessaria preparazione, di impegni in Formula 1 dai quali essere libero e di un prototipo che possa permettergli di competere al vertice.
Intanto, occhio alle gare di durata in Classe GT3. “Alla Nordschleife puoi correre solo con le GT3 ma se corri Le Mans vorresti farlo in Hypercar, per vincere nella Classe di punta: al Nurburgring è la GT3. Sto lavorando un passo alla volta per parteciparvi. Per ora preferisco correre io, poi quando sarò più vecchio e lento la seguirò dalla pitlane e da capo del team potrò criticare davvero chiunque sarà in macchina”, ha scherzato, nel week end in Canada.
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