Charles Leclerc, oltre ad essere pilota della Ferrari, è anche un grande fan della casa automobilistica di Maranello. Il monegasco possiede infatti una preziosa collezione di vetture del Cavallino Rampante che vanta la presenza di una Ferrari Daytona SP3, una 812 Competizione Aperta, una Purosangue, una SF90 XX Stradale e una 488 Pista Spider. Dei veri gioielli del marchio, a cui da poco si è aggiunto un altro pezzo dal valore stimato di circa 2,5 milioni di euro.

Formula 1

Leclerc: i rumours possono distrarre ma non ci hanno condizionato

Si tratta della Ferrari 275 GTB Serie I del 1965 in colorazione verde scuro. Di questo modello esistono solo 200 esemplari al mondo ed uno è proprio nelle mani di Leclerc. Il pilota è stato visto girare per le strade di Montecarlo a bordo di questa speciale vettura d'epoca, che non è di certo passata inosservata agli occhi degli appassionati e non solo.

La vettura è equipaggiata con un motore V12 Colombo da 3,3 litri capace di sprigionare 280 cavalli. Si tratta di un modello che segnò una svolta nella storia dell’automobile: fu la prima Ferrari da strada a disporre di un cambio manuale a cinque rapporti, sospensioni posteriori indipendenti e un’architettura transaxle, con il propulsore montato anteriormente e la trasmissione collocata al posteriore per ottimizzare l’equilibrio dei pesi. Disegnata da Pininfarina, la sua silhouette è ritenuta un classico intramontabile.

La Ferrari 275 GTB Serie I diventò famosa anche per il podio alla 24 Ore di Le Mans del 1965, terza dietro a due Ferrari 250 LM ufficiali.

Non è la prima volta che Charles Leclerc guida questa auto, infatti il monegasco aveva avuto l'opportunità di provarla sulla pista di Fiorano nel 2021. La Ferrari provata in casa della rossa apparteneva probabilmente ad un collezionista di Hong Kong. Non sappiamo con certezza se si tratti della stassa vettura acquistata da Leclerc o solo dello stesso modello.

Un acquisto che conferma, ancora una volta, il profondo legame tra Charles Leclerc e il mito Ferrari, un rapporto che va ben oltre il ruolo di pilota ufficiale in Formula 1. Infatti, ogni vettura del Cavallino è molto più di un’auto: è un pezzo di storia, un simbolo di passione e un tributo all’eccellenza meccanica e stilistica italiana.

 

 

 

 

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