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Daniel Ricciardo, 14 anni fa il debutto in F1 a Silverstone

Il 10 luglio 2011 Daniel Ricciardo debutta in F1 con HRT. Oggi, 14 anni dopo, l’australiano si gode un ritiro anticipato
Daniel Ricciardo, 14 anni fa il debutto in F1 a Silverstone
© Getty Images

Debora FigoliDebora Figoli

10 lug 2025

Il Gran Premio di Silverstone del 10 luglio 2011 segna l’inizio della carriera in Formula 1 di uno dei piloti più amati degli ultimi anni: Daniel Ricciardo. All’epoca appena ventiduenne, l’australiano debutta con la HRT, team spagnolo fondato da Adrián Campos. Nonostante il potenziale della monoposto fosse limitato, quell’esordio rappresenta un passaggio fondamentale per la carriera di Daniel, destinato a lasciare un segno nella categoria.

La Toro Rosso, i primi punti e la prima vittoria

Nel 2012 arriva il salto alla Toro Rosso, team satellite della Red Bull. Il primo Gran Premio stagionale si corre a Melbourne, gara di casa per Ricciardo, e il destino regala al giovane pilota una giornata da ricordare: taglia il traguardo in nona posizione e conquista così i suoi primi punti iridati. Il suo talento e la sua costanza gli garantiscono un posto fisso in griglia, costruendo stagione dopo stagione la reputazione di pilota veloce, aggressivo e spettacolare nei sorpassi.

Nel 2014 arriva la promozione in Red Bull, al fianco del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel. Ricciardo sorprende tutti: conquista il suo primo podio in Spagna e la sua prima vittoria in Canada. Chiuderà la stagione con tre trionfi complessivi e il terzo posto nella classifica piloti. La sua capacità di attaccare in staccata diventa la sua firma, tanto quanto il suo sorriso contagioso. L’apice arriva nel 2018, con la vittoria a Monte Carlo dopo una gara capolavoro. È la rivincita personale sul secondo posto del 2016, quando un pit stop lento gli negò la gloria monegasca.

Il dopo Red Bull: rischi, sfide e podi ritrovati

Nel 2019 Ricciardo lascia la Red Bull per affrontare una nuova sfida in Renault. Una scelta coraggiosa e criticata da molti, ma nata dal desiderio di non restare eternamente un “secondo” nel team austriaco. Con la scuderia francese ottiene due podi nel 2020, riportando Renault sul podio dopo nove anni. Il 2021 segna il passaggio in McLaren, ma le due stagioni in papaya si rivelano complicate. Tuttavia, a Monza 2021 Daniel firma una vittoria memorabile, interrompendo un digiuno che durava dal 2012 per la scuderia inglese.

Il ritorno in pista e l’ultima bandiera a scacchi

La rottura con McLaren arriva nel 2022, quando il team decide di puntare sul rookie Oscar Piastri. Dopo una prima metà del 2023 trascorsa da terzo pilota Red Bull, Ricciardo rientra a stagione in corso per sostituire Nyck De Vries in AlphaTauri. Il 2024 lo vede titolare nella nuova veste del team, ribattezzato Racing Bulls, ma le prestazioni non sono all’altezza delle aspettative. Dopo un avvio difficile e qualche bagliore di competitività, Ricciardo viene messo in panchina in favore di Liam Lawson, che lo sostituisce per le ultime sei gare. Il Gran Premio di Singapore 2024 diventa così l’ultimo della sua carriera: Daniel chiude fuori dalla zona punti ma con un gesto simbolico, negando il giro veloce a Lando Norris per favorire l’ex compagno Max Verstappen nella lotta al titolo.

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