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10 lug 2025 (Aggiornato il 15 lug 2025 alle 09:15)
Corse mozzafiato sui circuiti ad anello degli Stati Uniti, il suggestivo scenario della Route 66 e una colonna sonora firmata da Randy Newman: questo e molto altro è Cars: motori ruggenti, il film Disney Piaxar che ha materializzato un universo in cui sono le auto a popolare il mondo.
Eroi, anti-eroi e personaggi che hanno tanto da insegnare al pubblico, la pellicola è molto più di un semplice cartone animato per bambini, si tratta un vero spin-off per tutti gli appassionati.
I produttori lo sanno, per questo hanno inserito dei simpatici easter eggs per omaggiare il mondo della Formula 1 e del motorsport reale, associando dei personaggi del film a dei piloti che hanno fatto la storia delle corse automobilistiche, scopriamoli insieme!
Uno dei personaggi principali del film è Luigi, una Fiat 500 gialla modello anni '60 titolare di un negozio di pneumatici nella cittadina di Radiator Springs. Luigi è italiano e tifoso della Rossa, il suo sogno è incontrare "una vera Ferrari" per un pit stop. Ecco che, poco prima dei titoli di coda, nella sua officina entra Michael Schumacher, sette volte campione del mondo di Formula 1, "impersonato" da una Ferrari F430 e doppiato proprio dal pilota tedesco nei primi anni 2000. La scena è diventata iconica per tutti gli appassionati di Formula 1 e i fan del film.
Un altro personaggio storico della Formula 1 che trova il suo "interprete" in Cars è Mario Andretti, uno dei piloti più vincenti nella storia delle corse automobilistiche. Nato il 28 febbraio 1940 a Montona (all’epoca Italia, oggi Croazia), è migrato negli Stati Uniti da bambino ed ha costruito una carriera leggendaria correndo e vincendo in tutte le principali categorie: Formula 1, IndyCar, NASCAR e gare endurance. Nel 1978 ha conquistato il titolo mondiale nella massima competizione con la Lotus, diventando uno dei pochissimi piloti americani a riuscirci. Ha vinto anche la 500 Miglia di Indianapolis (1969) e il campionato CART, totalizzando oltre 100 vittorie in carriera. Oggi, a oltre 80 anni, resta una voce autorevole e rispettata nell’automobilismo internazionale. Il prossimo anno, Andretti tornerà nei box di F1 con Cadillac in veste di advisor e figura di prestigio per il nuovo team.
Uno dei personggi più affascinanti del film è Doc Hudson, la Hudson Hornet del 1951, schivo e scorbutico, diventa poi Capo Squadra e fedele consigliere di Saetta McQueen. La storia di questo personaggio, che aveva lasciato le competizioni dopo un grave incidente, è ispirata a quella di Herb Thomas, uno dei "pionieri" della NASCAR che, a seguito di una carriera brillante, subì un grave impatto che lo portò ad "appendere il volante al chiodo" poco dopo.
Nel secondo film di Cars, Saetta McQueen incontra in Giappone Fernando Alonso e Lewis Hamilton, che saluta come due vecchi amici. Le auto che "incarnano" i due piloti hanno dei richiami alla realtà: i colori tipici dei caschi dello spagnolo sono presenti sulla carrozzeria, invece la macchina del sette volte campione ha il diastema, cioè un piccolo spazio tra i due incisivi davanti, tratto tipico di Hamilton.
Lewis e Fernando non si sono limitati ad avere un personaggio con le loro "sembianze", ma hanno preso parte attivamente al progetto, doppiando l'assistente vocale di Cruz Ramirez, allenatrice di Saetta McQueen. I due hanno "prestato la voce" per la versione inglese e spagnola del film d'animazione. Anche Sebastian Vettel ha contribuito al cartone animato, doppiando in italiano e in tedesco.
Nel film d'animazione Disney sono presenti altri piloti che hanno dato voce ai personaggi principali, tra questi c'è Alex Zanardi, che con il suo accento emiliano ha caratterizzato Guido. Si tratta del socio di Luigi, anche lui impegnato nel negozio di gomme con i sogno di incontrare una Ferrari.
Come Zanardi, anche Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli ed Emanuele Pirro hanno doppiato dei personaggi. Si tratta di Boost, DJ e Wingo, membri di una gang, i Delinquent Road Hazards, che viaggiano sulle strade americane con la loro musica ad alto volume e le loro coloratissime livree che la notte si illuminano con le luci al neon. Sono loro a distrarre Mack, l'autista di Saetta McQueen, prima di perdere il suo pilota e dare inizio all'avventura che lo porterà a Radiator Springs.
Uno dei personaggi principali del cartone animato è The King, la macchina da corsa storica vincitrice della Piston Cup. Per doppiare il campione assoluto di Cars sono stati scelti due piloti vere e proprie leggende della loro categoria: Niki Lauda e Richard Petty. L'ex pilota della Ferrari si è occupato di prestare la voce alla vettura nella versione tedesca, il campione della NASCAR, Grand National e Winston Cup di quella in lingua originale. Il legame tra The King e Petty nasce dalla Plymouth Superbird, l'auto guidata dal pilota americano nella NASCAR, identica al personaggio Disney.
La Pixar, si sa, non lascia nulla al caso, e anche i telecronisti delle gare di Saetta McQueen sono, in realtà, due voci molto note al mondo delle corse automobilistiche. Si tratta di Gianfranco Mazzoni e Ivan Capelli, che interpretano rispettivamente Bob Cutlass e Darrel Cartrip. L'auto interpretata da Mazzoni è, a sua volta, ispirata a Bob Costas, famoso commentatore sportivo americano che doppia il personaggio nella versione in lingua originale del film.
Ci sarebbero davvero centinaia di riferimenti che legano Cars al reale mondo delle corse, tra questi uno in particolare è stato individuato solo dai fan più attenti. La vettura di Luigi presenta una targa molto particolare. Il codice infatti rappresenta le coordinate della sede della Ferrari a Maranello.
Il film Cars ha appassionato migliaia di bambini che oggi, diventati adulti, hanno conservato nel cuore la passione per il mondo delle corse. Lo sa Liam Lawson, che da sempre dichiara di essere un fan di Saetta McQueen e lo sa bene anche Alessandro Fusaro, il meccanico della Ferrari che ha tatuato il personaggio di Guido sul braccio.
Cars non è solo un film, ma una scintilla che ha acceso passioni vere: c’è chi guardandolo ha scoperto il mondo in cui lavora oggi fatto di corse, pit stop, sacrifici e leggende, perché a volte è proprio la fantasia a indicare la strada, e restare un po’ bambini è il modo migliore per inseguire, davvero, i propri sogni a tutta velocità.
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